Fare soldi a palate non è poi così difficile: basta seguire la strategia giusta. Ecco la ricetta di uno che ne sa qualcosa.
Se potessi avere 100.000 euro al mese. Il ritornello (in versione riveduta e corretta) della popolarissima canzonetta dei tempi dei nostri nonni potrebbe essere il titolo perfetto di un manuale per milionari del Ventunesimo secolo. Così almeno la pensa il braccio destro di Warren Buffett, uno che in quanto a ricchezza non ha da invidiare nulla a nessuno. Ecco secondo l’esperto l’unico segreto per diventare ricchi veramente efficace.
Charlie Munger, braccio destro del famoso investitore miliardario, sostiene che una volta che si è riusciti a guadagnare e mettere da parte 100.000 euro (e, diciamolo, sarà pur difficile ma non certo impossibile per tutti i comuni mortali), la strada per diventare dei Paperon de’ Paperoni diventa tutta in discesa. Basta seguire poche e semplici regole: leggere per credere.
I “compiti a casa” per gli aspiranti milionari
Correvano gli ultimi anni ’90 quando, durante un’assemblea di azionisti facenti capo a Warren Buffet, Munger dichiarò che “i primi 100.000 dollari sono un lavoraccio, ma devi farlo”. Nel senso che se si parte da zero, o quasi, bisogna stringere i denti, fare sacrifici, lavorare e risparmiare il più possibile per mettere da parte quel tesoretto. Tanto per rendere l’idea, “non bisogna vergognarsi proprio di nulla. Compreso mangiare solo cibo acquistato con i buoni per non spendere il denaro messo da parte”.
Ma qual è il motivo per cui Munger ha fissato quell’esatto importo come soglia minima di accesso al regno dorato dei milionari? La risposta sta in due paroline che probabilmente alla maggior parte di voi suonano strane e incomprensibili: “interesse composto”. Una volta risparmiati 100.000 euro, diventare ricchi diventerebbe un gioco da ragazzi perché con gli rendimenti composti quella somma può crescere in modo significativo nel tempo, così da costituire una base solida per i propri obiettivi finanziari a lungo termine.
Munger ha fatto queste affermazioni a metà degli anni ’90: un’altra epoca e un altro mondo, e non solo dal punto di vista finanziario. Ma tenendo conto del tasso di inflazione, quei 100.000 euro investiti nel modo giusto possono facilmente diventare 200.000 nel giro di poco tempo. E di lì a quattrocentomila, ottocentomila e via raddoppiando. Non a caso molti consulenti finanziari oggi fanno prendono le indicazioni di Munger come esempio. Le “formichine” in ascolto ne facciano tesoro.