Viaggiare è sinonimo di felicità: ecco cosa ha rivelato la scienza, farete fatica a crederci

Chi ama esplorare e scoprire il mondo ripete spesso che viaggiare rende felici, ma adesso arriva la conferma da parte della scienza. 

Per le occasioni importanti si regalano spesso smartbox o pacchetti viaggio, ad esempio dopo la maturità o la laurea. Quando ci si sposa si parte subito per la luna di miele…i viaggi da sempre sono associati allo svago, al relax e a occasioni per passare momenti felici.

Viaggiare aiuta a essere felici
Viaggiare può rendere felici e ora lo dice anche la scienza. – (ecodibasilicata.it)

Questo vale non solo per chi ama l’avventura ma per tutti quanti e a sostenerlo ora arrivano anche gli scienziati. Di recente infatti è uscito sulla rivista Psychological Sciences uno studio della Cornell University incentrata su come i viaggi possano migliorare la vita.

Sappiamo che da una vacanza all’estero si torna più sereni, ma le ragioni alla base di questo fenomeno non sono del tutto chiare. La ricerca però parte dal perché convenga investire soldi in viaggi piuttosto che in beni materiali.

La ragione è legata alla durata dell’appagamento che si ottiene quando si paga per un’esperienza piuttosto che per un oggetto. Una macchina nuova, un gioiello o un vestito possono dare una sensazione positiva quando si acquistano o si ricevono ma è molto labile. Al contrario se si ha in programma di viaggiare ci si sente elettrizzati già qualche giorno prima della partenza.

Come mai viaggiare porta a una felicità duratura

Ci sono diverse ragioni che lo studio porta per il fatto di sentirsi così appagati quando si è in attesa di partire. Diverse volte si tratta di un premio che ci si concede dopo un lungo periodo di lavoro e di impegno, ma non solo. A differenza dei beni materiali, spesso considerati degli status symbol, i viaggi sono esperienze personali e non un sistema di confronto con gli altri.

Viaggiare vuol dire felicità
La felicità che deriva dal viaggiare è autentica e duratura  (ecodibasilicata.it)

A livello neurologico è accertato che nei giorni che precedono la partenza l’organismo produce più dopamina, un neurotrasmettitore che incide sulla sensazione di piacere. Ma stimola anche la motivazione e fa accelerare il battito cardiaco, per questo ci si sente più attivi. In più durante i viaggi spesso si fanno esperienze nuove e coinvolgenti che fanno rilasciare endorfine.

Infine, dato che viaggiare porta lontano da casa e dal lavoro, le principali fonti di preoccupazioni spariscono per qualche giorno. Liberi dai pensieri e dalle responsabilità più grandi si torna ad essere sé stessi e si ritorna più carichi di prima. Una sensazione che può durare anche diverse settimane.