Vacanze e cambi di fuso orario, attenzione al Jet Lag: cosa sapere per godersi al meglio il viaggio

Belle le vacanze lontano dell’Italia, ma il jet lag può trasformarsi in un angoscioso problema in grado di rovinare parte del viaggio.

Quando si raggiunge una meta lontana, che prevede un consistente cambio di fuso orario, bisogna per forza fare i conti col jet lag. Quando si viaggia attraverso un certo numero di fusi orari, l’orologio biologico del corpo può andare in tilt: di certo, risulterà alterato rispetto ai tempi di destinazione o in contrasto con il ciclo luce-buio a cui si è abituati.

Rimedi pratici conto il jet lag
Rimedi al jet lag per prepararsi alle vacanze (Foto Web365 Network) Ecodibasilicata.it

Ecco perché il jet lag, inteso come mancanza di sincronizzazione, può rovinare le vacanze dando origine a una serie di disturbi, tra cui sonnolenza, stanchezza e confusione, ma anche emicrania o nausea. Per adattare il ritmo circadiano al nuovo orario, generalmente, ogni giorno, bisognerebbe recuperare circa sessanta minuti, rispetto alla variazione di fuso orario.

Jet leg: sintomi e rimedi per non rovinarsi i primi giorni delle vacanze

Come fare, dunque, per evitare il jet lag quando si parte per le vacanze? Di base ci sono alcuni consigli da tenere in considerazione per prepararsi al viaggio. Il primo è quello di provare a modificare gli orari del sonno e dei pasti da pochi giorni a una settimana prima di prendere l’aereo. Nei due giorni che precedono la partenza, sarebbe poi furbo andare a letto un’ora prima ogni notte, se deve viaggiare verso est, oppure un’ora più tardi, se bisogna viaggiare verso ovest. In generale, è sempre meglio dormire abbastanza prima di volare. Chi arriva stanco al momento dell’imbarco, cioè senza aver riposato a sufficienza, subirà di più il jet lag.

Combattere il jet lag consigli
Lunghi viaggi in aereo e jet lag: cosa fare (Canva foto) codibasilicata.it

Un altro consiglio è quello di evitare caffè e alcolici per dodici ore prima della partenza. Poi, se possibile, è sempre meglio volare nottetempo: in questo modo sarà possibile cenare a un orario “normale” e diventerà più facile dormire sull’aereo durante la notte. All’orologio biologico possono occorrere alcuni giorni prima che si possa adattare completamente al nuovo ritmo circadiano. La durata del disturbo, di norma, si consuma entro due giorni, ma può arrivare anche a un massimo di dieci giorni per i viaggi verso est.

Quando le vacanze possono essere completamente interessate dal jet lag è fondamentale giocare d’anticipo per prevenire il disturbo. Il trucco è quello di predisporsi ai nuovi ritmi circadiani. E se i consigli dati non funzionano, si può anche pensare a dei rimedi farmaceutici. In genere, possono essere prescritti alcuni farmaci per migliorare la qualità e la durata del sonno durante il volo e nelle notti successive. Questi farmaci non riescono a contrastare i sintomi diurni dell’alterazione del ciclo circardiano, ma sono utili nei soggetti più sensibili al cambiamento di fuso orario come trattamento per l’insonnia. Tra le medicine ci sono lo zaleplon e il triazolam.

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