Bonus Barriere Architettoniche 2024: requisiti, modalità di richiesta e vantaggi, informazioni dettagliate per ottenere agevolazioni e rendere gli spazi accessibili a tutti
Sappiamo quanto sia fondamentale garantire l’accessibilità a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro capacità motorie, e proprio per questo il governo ha introdotto questa misura. Ma cosa prevede esattamente il bonus? Quali sono i requisiti per poterne usufruire? E quali sono i benefici che può portare? Scopriamolo insieme in questo articolo, dove cercheremo di fornire tutte le informazioni necessarie per capire al meglio questa iniziativa.
L’agevolazione nota come bonus barriere architettoniche è un nuovo incentivo volto all’abolizione degli ostacoli strutturali in edifici preesistenti. Questo bonus ha lo scopo di facilitare la mobilità degli individui affetti da specifiche disabilità. Questo sostegno sarà disponibile per tutto il 2024 e fino al 31 dicembre 2025. Si concentra sugli interventi realizzati nelle aree comuni degli edifi, con il fine di rimuovere la maggior quantità possibile di impedimenti. Questi lavori possono essere eseguiti anche in edifici unifamiliari per il medesimo scopo.
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto questo particolare sussidio, anche se una misura simile esisteva già per i lavori di ristrutturazione che comportavano la rimozione di ostacoli e barriere. Questa assistenza è destinata esclusivamente ai lavori realizzati su edifici preesistenti, con alcune restrizioni di spesa per tale bonus. I beneficiari possono essere privati, enti sia pubblici che privati, imprese e professionisti. È possibile beneficiare anche dell’installazione di dispositivi di automazione, come ascensori o montascale, per aiutare coloro con difficoltà di movimento. Tuttavia, ci sono massimali di spesa basati sul tipo di edificio coinvolto, con un limite massimo di 50.000 euro.
Requisiti per accedere al bonus barriere architettoniche
Il beneficio economico per la rimozione delle barriere architettoniche è disponibile per tutti, sia per individui che per aziende, che hanno sostenuto costi manifestamente destinati ad eliminare tali barriere all’interno di un edificio, sia residenziale che pubblico. Questo privilegio dell’eliminazione delle barriere architettoniche è specificamente riservato a certi soggetti, come individui, professionisti, enti pubblici e privati che non esercitano attività commerciali, semplici società, associazioni professionali e coloro che guadagnano un reddito aziendale (individui, enti, società di persone, società di capitale).
L’Agenzia delle Entrate ha precisato che gli edifici possono beneficiare di questo vantaggio anche se non ospitano persone disabili o over 65 anni. Inoltre, con la risposta all’interpello n. 444 del 2022, l’Agenzia delle Entrate ha dettagliato che anche le imprese possono beneficiare del bonus barriere architettoniche sugli edifici di proprietà dati in affitto. Dato che il regolamento concede il beneficio su edifici già costruiti, non specificando i dettagli sui beneficiari, l’AgE sottolinea che sono comprese anche le società, che possono usufruire della facilitazione per gli interventi effettuati sugli immobili di proprietà o detenuti, anche se in affitto. Questo si applica sia ai beni patrimoniali che a quelli strumentali.
Documenti richiesti
Per beneficiare dell’esenzione fiscale relativa al Bonus Barriere Architettoniche, è fondamentale procurarsi una perizia tecnica redatta da un esperto accreditato. Tale documento deve descrivere il stato dell’edificio prima e dopo l’intervento. Inoltre, deve chiarire le misure adottate per eliminare gli ostacoli architettonici. La nota 17/E/2023, dell’Agenzia delle Entrate, chiaramente descrive quali documenti devono essere mantenuti.
Questi includono fatture o scontrini fiscali per verificare la spesa e il suo legame con il progetto agevolato; un’autodichiarazione per confermare che l’importo totale delle spese, per i quali la detrazione viene calcolata, non eccede il limite massimo consentito; una dichiarazione del gestore del condominio che garantisce la conformità a tutti i requisiti legali e l’ammontare pagato dai condomini, con la relativa detrazione.
Se non si dispone di un amministratore condominiale, si deve fornire la documentazione relativa alle spese sostenute e una autocertificazione che indichi la natura dei lavori e i dettagli catastali delle proprietà immobiliare. Infine, si deve esibire la documentazione che attesta il rispetto delle norme del decreto ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236.
Cessione e sconto della detrazione
Per quanto concerne l’opportunità di trasferimento o sconto della detrazione, è previsto che, per le spese sostenute dal primo giorno dell’anno 2024, rimangono applicabili solo per lavori realizzati da:
Modalità di fruizione del bonus barriere architettoniche:
Limiti di pesa per il bonus barriere architettoniche 2024
I limiti massimi di spesa variano in base alla tipologia di edificio:
Lavori ammessi per il bonus barriere architettoniche 2024
Il Decreto 212 del 2023 specifica che sono ammessi interventi esclusivamente su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Questi includono:
Eliminazione delle barriere architettoniche
Se si desidera rimuovere le barriere architettoniche in un edificio già costruito, quale incentivo sfruttare? È possibile usufruire di diversi vantaggi, tra cui un’agevolazione fiscale IRPEF del 75% e un bonus per il rinnovamento edilizio del 50% che può essere utilizzato fino al 31 dicembre 2024, per una spesa massima di 96.000 euro. Possono essere considerati lavori di eliminazione di barriere architettoniche le installazioni di ascensori e montacarichi, o progetti di robotica che migliorano la mobilità interna o esterna per persone con gravi disabilità. Importante! Non è possibile sfruttare più di un vantaggio per la stessa spesa. Il bonus per rinnovamento edilizio può essere utilizzato come detrazione fiscale, con 10 rate annuali uguali che possono essere detratte nel anno in cui si è sostenuto la spesa e negli anni successivi.
In conclusione, il Bonus barriere architettoniche 2024 si conferma una risorsa preziosa per favorire l’accessibilità e la mobilità. Tuttavia, è essenziale comprendere le nuove disposizioni del Decreto 212 e rispettare i requisiti per fruire pienamente di questa agevolazione. La detrazione al 75% rappresenta ancora un importante incentivo per contribuire a una società più inclusiva.
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