Il tumore al seno è la forma di cancro più frequente nelle donne e per questo non bisogna mai sottovalutare i suoi sintomi.
Basta sfogliare una rivista o navigare su Internet per notare quanta importanza si dia alla prevenzione del tumore al seno. Questa forma di cancro è la più diagnosticata fra le donne in età fertile, ma anche se solo in rari casi può presentarsi anche negli uomini. Si sa che c’è una predisposizione genetica, quindi meglio controllarsi spesso se ci sono stati dei casi in famiglia.
Altri fattori che si ritiene indichino una maggiore probabilità di sviluppare questa neoplasia sono le mestruazioni precoci (prima dei 12 anni) e la menopausa avanzata. Chi si riconosce in una di queste due condizioni è meglio che preveda dei controlli regolari, che dopotutto non sono invasivi. La visita senologica prevede la palpazione dei seni, ed è consigliata una volta l’anno.
Alle donne si consiglia comunque di eseguire l’autopalpazione per verificare l’eventuale presenza di noduli o rigonfiamenti. Se toccando si sente qualcosa di strano e specialmente se verso l’ascella conviene recarsi presto dal ginecologo per un controllo più approfondito. Quando c’è una neoplasia importante si può anche notare un cambiamento a livello dell’aspetto del seno.
I sintomi del tumore al seno da non sottovalutare
I primi segnali partono sempre da questo, ma ce ne sono altri che invece non tutti conoscono ma che a occhio nudo si notano facilmente. Quando compare una neoplasia la pelle vicina al capezzolo può mostrarsi raggrinzita, a “buccia d’arancia”. Si nota una cosa simile nelle donne che allattano quando vanno incontro a mastite e si genera un accumulo di pus in quella zona.
Al tatto inoltre la zona in cui si formano queste strane grinze si presenta molto calda rispetto al resto della mammella e arrossata. In alcuni casi addirittura dal capezzolo iniziano ad uscire delle strane secrezioni, perdite sierose che possono avere colorazione variabile. Se chiare potrebbe essere dovute un problema ormonale, ma se contengono sangue sono un sintomo grave.
Quando si presentano questi segnali di solito il medico procede eseguendo un’ecografia mammaria. In questo modo può vedere se ci sono masse anomale e che consistenza presentano. Un esame più approfondito se si individuano dei noduli è quello della biopsia, che attraverso un prelievo di tessuto può svelare se si tratti o meno di un tumore.