Tremano i contribuenti, arriva il nuovo redditometro che controlla tutto

L’approvazione del decreto ministeriale reintroduce il redditometro, tremano tutti i contribuenti. Tutto su come funziona.

I contribuenti italiani devono fare i conti con la svolta avvenuta in ambito fiscale. Il decreto ministeriale del 7 maggio 2024 ha reintrodotto il redditometro, uno strumento di accertamento fiscale del reddito dei contribuenti.

redditometro
L’arrivo del redditometro fa tremare i contribuenti – ecodibasilicata.it

Il redditometro era stato sospeso dall’articolo 10 del Decreto Legislativo 87/2018. Come stabilito con la sua eliminazione, il nuovo strumento di accertamento sintetico si basa su una metodologia elaborata con il ricorso dell’Istat e delle associazioni dei consumatori.

Questo strumento di controllo fiscale utilizzato dall’Agenzia delle Entrate stima il reddito presunto nei confronti delle sole persone fisiche ai fini Irpef. Per tale ragione i consumatori devono essere a conoscenza del lavoro che svolge il redditometro: facciamo chiarezza.

Reintrodotto il redditometro: come funziona

Il redditometro ha lo scopo di analizzare le spese eseguite dal contribuente e confrontarle con il reddito dichiarato. Se le prime superano il secondo del 20%, scatta la presunzione di irregolarità. In sintesi, questo strumento effettua una sorta di comparazione tra le entrate e le uscite presumendo che nessuno, se non utilizza il credito, può spendere una cifra più alta di quanto percepisce. Nel caso dovesse succedere, il fisco può ritenere che ci sia una disponibilità di redditi non dichiarati.

Lo strumento lavora sull’analisi di una serie di indizi di capacità contributiva, ovvero servizi e beni in possesso del contribuente, e verifica questi dati con quelli già in possesso dell’ente finanziario. Dopo le dovute verifiche, l’Agenzia invia al contribuente una comunicazione con la richiesta di documentazione inerente agli indizi di capacità contributiva individuati.

come funziona redditometro
Le informazioni da conoscere sul redditometro – (Ecodibasilicata.it)

L’accertamento fiscale passa da una verifica approfondita della situazione reddituale e patrimoniale del contribuente. Se l’accertamento conferma la discrepanza, la persona coinvolta rischia di dover pagare sanzioni e imposte aggiuntive.

Dopo sei anni dalla sospensione, il redditometro è ritornato in una versione potenziata. Le voci di spese presunte per famiglia sono 56 suddivise in 11 categorie e distribuite tra cinque aree: si va dai mutui o affitti agli alimenti e abbigliamento per passare alle utenze domestiche e costi di trasporto fino ad arrivare alle spese dedicate al tempo libero. Su piano degli investimenti, i costi sono calcolati al netto dei disinvestimenti fatti nell’anno seguente e nei quattro anni precedenti l’acquisto.

La procedura prevede un doppio contraddittorio con il contribuente. Il primo, nella fase istruttoria, serve a raccogliere i dati necessari per la formulazione dell’atto di accertamento. Con il secondo si avvia la procedura di accertamento con adesione.