Oltre a essere dispendioso, non è affatto salutare tenere i termosifoni accesi durante la notte. Ecco cosa rischiamo.
In questo freddo inverno, sentiamo la necessità di stare al calduccio in casa. Tanti stanno sperimentando, nonostante gli aumenti sulle bollette, la tendenza a lasciare i termosifoni accesi durante la notte.
Mentre alcuni lo considerano un tocco accogliente che combatte il gelo notturno, altri sollevano domande sulla sostenibilità energetica e gli impatti ambientali. Non solo. Sappiate che è anche molto pericoloso.
I sostenitori dell’uso notturno dei termosifoni argomentano che mantenere una temperatura costante in casa può contribuire al benessere fisico e psicologico. Il calore costante può favorire un sonno migliore e una sensazione di comfort, migliorando così la qualità della vita in inverno.
Tuttavia, c’è un lato oscuro in questa pratica. L’aumento del consumo energetico è evidente, con conseguenze sulle bollette e sull’impatto ambientale. L’utilizzo prolungato dei termosifoni può portare a un aumento significativo delle emissioni di gas serra, contribuendo al problema dei cambiamenti climatici.
Gli esperti consigliano di trovare un equilibrio, ottimizzando l’uso dei termosifoni per ridurre gli sprechi energetici. Programmatori termostatici e sistemi di riscaldamento intelligente possono essere soluzioni per garantire il comfort durante la notte senza lasciare i radiatori accesi ininterrottamente.
Termosifoni accesi di notte: il pericolo
Ma c’è anche una questione di sicurezza, oltre che di sostenibilità ambientale. Mentre i termosifoni accesi di notte possono offrire comfort invernale, è importante sapere che questa pratica può avere anche dei rischi. Attenzione parliamo di pericolosità per la nostra salute. Avere una temperatura troppo alta in casa mentre dormiamo, infatti, può avere impatti negativi sul nostro corpo.
La temperatura alta dell’ambiente può contribuire all’abbassamento di quella corporea causando problemi d’insonnia. Peraltro, potremmo anche svegliarci nel cuore della notte per via del caldo. E sappiamo bene, invece, quanto un sogno continuativo sia cruciale per il riposo vero. Il Ministero della Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità spiegano che avere una camera da letto troppo calda, oltre i 18 °C, impedisce al corpo la dispersione del calore – condizione che comporta una cattiva qualità del sonno.
In generale, la temperatura ideale in casa dovrebbe essere tra i 18 °C e i 22 °C. Per questo, tanti consigliano di utilizzare magari un piumone in più, anziché abusare dell’utilizzo dei termosifoni, anche in orario notturno. Non solo. Fate molta attenzione al fatto che la vostra abitazione sia ben isolata, per quanto concerne gli infissi. Spifferi più o meno grandi possono fare entrare aria gelida, che contribuirà a disperdere il tepore.