Dalla fine del 2023 entrano in vigore nuove regole per le visite fiscali: cosa c’è da sapere e cosa cambia per i lavoratori?
Le visite fiscali sono visite richieste da un datore di lavoro direttamente all’INPS allo scopo di controllare se un lavoratore assente è effettivamente assente per malattia oppure se sta abusando del diritto fondamentale alla malattia pagata.
Bisogna ricordare però che i lavoratori affetti da determinate patologie particolarmente gravi sono esenti dalla visita fiscale, quindi non possono essere controllati in nessun caso. Tra questi casi ricadono le patologie gravi che necessitano di cure salvavita, malattie riconosciute come cause di servizio, condizioni riconducibili a uno stato di invalidità pari o superiore al 67%.
Fino al 21 Dicembre 2023, in virtù del Decreto Madia, le visite fiscali atte a controllare dipendenti della pubblica amministrazione potevano essere effettuate nell’arco di 7 ore al giorno e più precisamente dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
In virtù di una richiesta effettuata dalla Polizia Penitenziaria di Roma, il TAR del Lazio ha cambiato la legge, applicando per i dipendenti pubblici le stesse regole previsti per i dipendenti di aziende private, effettivamente molto meno rigorose e meno stringenti per i lavoratori.
I dipendenti di aziende private, infatti, erano obbligati a stare in casa per attendere la visita fiscale per sole 4 ore nell’arco di un giorno. Oltre a questo, un dipendente privato non aveva obblighi nei giorni festivi e non lavorativi. Secondo il TAR si è trattato di una profonda disparità nel trattamento dei lavoratori a cui era necessario porre rimedio.
Secondo quanto stabilito dal TAR del Lazio, a partire dal 22 Dicembre 2024 le visite fiscal potranno essere effettuate nell’arco di sole 4 ore, sia nel caso di controlli verso dipendenti pubblici sia nel caso di controlli verso dipendenti di aziende private.
I lavoratori in malattia saranno quindi obbligati a farsi trovare in dasa dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00 di ogni giorno di malattia, compresi domeniche e festivi.
Sarà bene rispettare questi orari poiché, se il medico fiscale non trova in casa il lavoratore malato durante gli orari di reperibilità fissati dalla legge, il lavoratore incorrerà in una sanzione per assenza ingiustificata dal lavoro.
Tale sanzione è davvero molto onerosa perché non viene considerata non valida solo la giornata di malattia in cui il lavoratore non si è reso reperibile. Al contrario viene considerato inaccettabile tutto il periodo di malattia richiesto dal lavoratore, che quindi si vedrà decurtare lo stipendio del 100% per i primi 10 giorni di malattia che ha richiesto e del 50% per i giorni successivi.
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