È possibile pagare meno tasse sulla prima casa grazie ad una scappatoia legale: la spesa da sostenere sarà più bassa rispetto al passato.
I costi da sostenere per la prima casa sono vari e molti riguardano le possibili tasse che si avvicendano nel corso degli anni. Le imposte hanno un peso nell’economia familiare ma grazie ad alcuni sistemi legali potranno essere ridotte.
Negli ultimi anni la pressione fiscale è molto forte e poter sostenere una spesa minore rispetto al passato sulle tasse non può che essere un aspetto positivo. In questo ambito ci sono varie opzioni che consentono di pagare meno tasse sulla prima casa: dalla decisione di intestare l’abitazione ad un parente all’esenzione del pagamento Imu per prime case non di pregio e di lusso fino ad arrivare all’acquisto tramite bonus prima casa a usufrutto e comodato d’uso. Facciamo chiarezza sulle soluzioni a disposizione.
Come pagare legalmente meno tasse sulla prima casa: le opzioni disponibili
Avere una casa di proprietà conduce inevitabilmente al pagamento di diverse spese e tasse, dall’Imu alla Tari sui rifiuti, all’Iva per l’acquisto dell’abitazione fino a giungere alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per questo motivo è utile conoscere le soluzioni che consentono di pagare meno imposte in maniera legale.
Una delle prime opzioni percorribili per pagare meno tasse sulla prima abitazione è quella di acquistare la casa andandola ad intestare ad un parente. L’unica condizione da dover necessariamente rispettare è di scegliere una persona di fiducia perché spetta poi a lei esercitare i diritti sull’immobile. Per questo motivo intestare la casa ad una persona non di fiducia non sarebbe una mossa conveniente.
Un’altra strada porta al bonus prima casa. Questa agevolazione mette in atto dei vantaggi sull’acquisto della prima casa con una riduzione delle seguenti tasse:
- Imposta di registro al 2%;
- Iva al 4%;
- Imposta ipotecaria e imposta catastale entrambe fisse a 50 euro;
- Imposta ipotecaria e catastale equiparata a quella degli acquisti dalle imprese costruttrici (200 euro) per successione e donazione;
- Credito d’imposta per chi vende una casa e l’acquista nuovamente entro un anno, con possibilità di eliminare la tassa da pagare con quella già sostenuta per l’acquisto della precedente abitazione.
I beneficiari del bonus devono obbligatoriamente trasferire la residenza nella nuova abitazione entro 18 mesi dalla richiesta e non devono avere altre case nello stesso comune. Inoltre, il nuovo immobile non deve essere di pregio o di lusso (A/1, A/8 o A/9).