Come sta cambiando la tassa di successione? Tutto quello che devi assolutamente sapere su questa importante importa.
In pochi ne sono a conoscenza ma questi stratagemmi vi cambieranno la vita in un secondo. Gli eredi ora potranno contare su questi strumenti incredibili e alla portata di tutti. In questo modo potrete dire addio alla tassa di successione che può essere anche molto consistente.
Occorre subito precisare che le informazioni qui contenute non possono in alcun modo sostituirsi al parere di un professionista qualificato. Esse però possono fornire una valida indicazione. Pertanto, prima di prendere una qualsiasi decisione sul piano fiscale è sempre bene valutare tutti i pro e i contro rivolgendosi a un professionista. Scopriamo assieme come ridurre queste tasse negli altri casi e quando addirittura eliminarla.
Tassa di successione: ecco come evitare di pagarla
La prima cosa da sapere è che c’è un caso in cui gli eredi diretti non sono tenuti a versare alcuna tassa di successione. È il caso in cui l’eredità sia inferiore ai 100 mila euro e in essa non sono compresi beni immobiliari o successioni.
Quando si deve ereditare un bene da un parente, la normativa vigente nostrana prevede che venga fatta la “dichiarazione di successione” all’Agenzia delle Entrate. Sarà questo ente a provvedere a far pagare l’imposta di successione in modo che i beni del defunto diventino ufficialmente di proprietà dell’avente diritto.
Esistono delle strategie legali per ridurre al minimo l’ammontare di questa tassa. Il segreto è giocare d’anticipo, ovvero organizzarsi quando ancora il proprietario dei beni non è ancora deceduto. In questo caso sarà lo stesso soggetto di sua spontanea volontà a decidere a chi donare il proprio lascito alla sua morte.
Allo stesso modo, potrà organizzarsi per ridurre al massimo la tassa di successione che ricadrà sui suoi eredi. Sono almeno quattro gli strumenti che può usare a questo scopo:
- la sottoscrizione di una polizza assicurativa sulla propria vita e sarà lui a pagare una certa somma di denaro all’assicuratore perché alla sua morte i soldi vadano agli eredi. Questo denaro non fa parte dei beni in successione e perciò non viene conteggiato sull’imposta di successione
- acquisto di alcuni titoli che normalmente non sono inclusi tra i beni ereditati tassabili e quindi sono esenti dall’imposta di successione. Stiamo parlando dei Titoli di Stato o da Paesi dell’UE e da organismi internazionali, Titoli di debito pubblico, Titoli del Tesoro o di risparmio postale.
- il conto corrente cointestato dove l’imposta di successione viene calcolata solo sulla quota di denaro appartenente al defunto.
- la donazione con riserva di usufrutto, ovvero trasferire la nuda proprietà di un immobile agli eredi mentre il donante è in vita mantenendo però il diritto di usufrutto. In questo caso l’imposta viene calcolata sulla nuda proprietà e non sul valore globale dell’immobile, e per questo sarà molto più bassa.
Come puoi vedere ci sono alcuni mezzi che si possono utilizzare, quindi perché non farci un pensierino?