Tante sono le stangate in arrivo sulle pensioni. A riguardo ci sono pessime novità in merito a tempi e importi: ecco che cosa sapere.
Il sistema pensionistico italiano è sempre stato pieno di imperfezioni, tanto che le discussioni e le polemiche sono sempre all’ordine del giorno. Tuttavia, si tratta di un diritto fondamentale ma nei prossimi mesi ci potrebbero essere dei problemi riguardo gli importi.
Tramite una circolare, l’INPS ha fornito delle indicazioni riguardo a delle modifiche introdotte con la manovra 2024, anche detta legge 213/2023, riguardo al tema della pensione di vecchiaia e pensione anticipata per i lavoratori che hanno diritto al primo accredito contributivo dal 1° gennaio 1996. A riguardo, infatti, ci sono diverse novità da conoscere in anticipo così da evitare di rimanere stupiti successivamente.
Pensioni, le novità della manovra 2024: cosa sapere
In merito alla pensione di vecchiaia, dal 1° gennaio 2024 il requisito anagrafico per accedere è 67 anni e di un’anzianità contributiva di almeno venti anni. Mentre per l’importo la soglia di accesso all’assegno è pari a quello sociale, il cui valore provvisorio è di 534,41 euro. Tutti i lavoratori che hanno perfezionati i requisiti entro il 31 dicembre 2023 hanno conseguito il diritto all’assegno di vecchiaia in base alla disciplina precedente.
Un discorso un po’ più ampio e complesso bisogna farlo per la pensione anticipata che si consegue al compimento dei 64 anni di età, ed è importante che si siano versati i contributi per almeno venti anni. In questo discorso bisogna aggiungere che l’importo della prima rata di pensione deve risultare pari almeno a tre volte la somma dell’assegno sociale in vigore attualmente. Una cifra che si ridurrà a 2,8 volte per le donne che hanno un figlio e 2,6 volte per chi ha duo o più figli.
L’assegno pensionistico anticipato è riconosciuto per una cifra lorda massima non superiore a cinque volte il trattamento minimo attualmente in vigore, ovvero di 2.993,05 euro, per le mensilità di anticipo in merito ai requisiti di accesso previsti dalla legge in vigore. Una volta raggiungo il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, ovvero i 67 anni, sarà possibile porre in pagamento tutto l’importo della pensione perequato nel tempo. Gli assegni pensionistici anticipati decorrono in tre mesi dalla maturazione dei requisiti.
Anche in questo caso, tutti i lavoratori che, invece, sono riusciti a perfezionare tutti i requisiti entro il 31 dicembre 2023, manterranno quelli della precedente normativa, compreso quello dell’importo della soglia pari a 2,8 volte la somma dell’assegno. Queste persone, se conseguono la pensione dal 2 gennaio 2024, la cifra massima erogabile non potrà essere più alta a cinque volte l’assegno minimo in vigore.