Svegliarsi nel cuore della notte è un’esperienza che accomuna milioni di persone che dovrebbe indurci a qualche scelta diversa.
Il risveglio improvviso richiama improvvisamente le tradizioni, e una certa superstizione legata ai fenomeni soprannaturali: svegliarsi alle 3 del mattino è un evento comune, per quanto sgradevole. In Occidente si parla di “ora delle streghe” o di “ora del diavolo” in quanto persiste la tradizione popolare secondo cui tra le 3 e le 4 del mattino si è prossimi al soprannaturale. Secondo la scienza risvegliarsi nel cuore della notte è un fenomeno strettamente legato ai cicli del sonno.
In genere le prime ore di sono sono contraddistinta da un riposo leggero, che prelude quello più profondo della “fase Rem” acronimo per Rapid Eye Movement. Durante questa fase avvengono i sogni e gli occhi si muovono molto rapidamente sotto le palpebre. Durante la fase Rem il cervello raggiunge un livello di attività elevato. E’ del tutto fisiologico, dunque, che siamo soggetti a risvegli improvvisi. In un ciclo di sonno ordinario, le 3 del mattino sono un’ora in cui prevale la fase Rem, caratterizzata proprio da questi risvegli improvvisi. Le due fasi spesso si alternano.
Vanno considerati inoltre i livelli di cortisolo, chiamato anche ormone dello stress: tra le 2 e le 3 del mattino ha solitamente un leggero incremento. La coesistenza dei due fattori aiuta dunque il risveglio. Questa predisposizione innata a riconquistare in pochi istanti una condizione vigile nel cuore della notte potrebbe essere un retaggio del passato, quando l’uomo aveva l’abitudine e la necessità di svegliarsi, in piena notte, per controllare se fosse al sicuro.
Ora sono la tecnologia e le cattive abitudini a favorire un brusco risveglio come l’uso del cellulare prima di addormentarsi, il bere alcolici o indugiare in pasti pesanti prima di andare a letto. E’ da sconsigliare anche l’attività fisica, di qualunque genere: sono tutte abitudini che non consentono di beneficiare di un riposo continuo e ristoratore e favoriscono bruschi risvegli a poche ore dall’inizio del sonno.
Non è dunque inusuale risvegliarsi nella fascia compresa tra le 3 e le 4 del mattino: di certo mantenere delle buone abitudini e seguire una routine contribuisce a limitare il fenomeno. Evitare l’uso di dispositivi elettronici, non mangiare in modo eccessivo né bere alcolici prima di andare a letto ci allontana dalla possibilità di un sonno poco ristoratore e da un risveglio angosciante.
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