Se avete intenzione di acquistare una stufa a pellet dovete conoscere il Bonus che vi permetterà di risparmiare parecchi soldi.
La stufa a pellet permette di riscaldare l’ambiente in modo ecologico, diminuendo i consumi. L’investimento iniziale può avere importo variabile ma in ogni caso è possibile ammortizzare la spesa chiedendo un Bonus dedicato. Scopriamo come funziona.
Da due anni a questa parte milioni di famiglie hanno scelto la stufa a pellet come alternativa al tradizionale impianto di riscaldamento della casa. L’obiettivo è stato quello di risparmiare in bolletta in un periodo in cui i costi del gas impennavano. Sono ancora molti i contribuenti che hanno dubbi sull’acquisto della stufa a pellet. I vantaggi si conoscono.
Grande potere calorifico, ottimizzazione dei consumi, facile manutenzione e pulizia, programmazione delle fasi di accensione e spegnimento, canalizzazione dell’aria calda, in più il pellet viene venduto in sacchi da 15 chili sigillati con garanzia di maggiore pulizia in casa rispetto alla legna. Esteticamente, poi, le stufe a pellet possono essere considerate veri e propri elementi di arredo. Cosa blocca le famiglie? Probabilmente la spesa iniziale ma fortunatamente può essere ammortizzata.
I cittadini che acquistano una stufa a pellet così come ogni altro impianto sostenibile possono approfittare di agevolazioni/detrazioni fiscali. C’è il Bonus ristrutturazione con detrazione al 50%, ad esempio, attivo fino al 31 dicembre 2024. Permette di dimezzare i costi di acquisto, installazione e realizzazione della canna fumaria (se necessaria) e di recuperare parte della spesa in dieci quote annuali di pari importo. La stufa dovrà avere, però, una certificazione ambientale con quattro stelle se si sostituisce un generatore a biomassa esistente oppure cinque stelle negli altri casi.
Anche il Bonus mobili, collegato ad una ristrutturazione, permette di ottenere una detrazione IRPEF del 50% sull’acquisto di una stufa a pellet. Il tetto massimo di spesa nel 2024 è di 5 mila euro con detrazione massima di 2.500 euro. Un’altra alternativa è l’Ecobonus al 50 o 65%. La detrazione per le stufe a pellet è del 50% in caso di interventi di riqualificazione energetica del solo impianto di riscaldamento e del 65% per riqualificazione energetica globale dell’edificio.
Il rendimento della stufa dovrà avere rendimento pari o superiore all’85%. Servirà anche l’asseverazione di un tecnico abilitato. Continuiamo con il Superbonus, meno conveniente nel 2024 con l’aliquota del 70% ma comunque utilizzabile anche per risparmiare sui prodotti a pellet. Infine citiamo il Conto Termico, un contributo erogato in caso di sostituzione di apparecchi inquinanti con altri che utilizzano fonti rinnovabili e riducono le emissioni. Il contributo viene erogato sul conto corrente in meno di due mesi.
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