Straordinari sul lavoro, si possono rifiutare? Attenzione al contratto: in ballo c’è il posto di lavoro

È possibile rifiutare di fare gli straordinari a lavoro? Fate attenzione: ecco cosa dice la legge a riguardo e come tutelarsi.

Gli straordinari sono un realtà comune per molti lavoratori. Si tratta, in termini tecnici, delle attività lavorative che vanno oltre le 40 ore settimanali, come stabilito dal decreto numero 66 del 2003. Da notare che, in caso di orario settimanale inferiore alle 40 ore settimanale, lo straordinario prende il nome di lavoro supplementare. Normalmente gli straordinari vengono retribuiti con una maggiorazione, risultando quindi in un valore economico maggiore rispetto all’orario standard.

Straordinari obbligatori cosa fare
Straordinari sul lavoro, si possono rifiutare? Attenzione al contratto: in ballo c’è il posto di lavoro-Ecodibasilicata.it

La maggiorazione non segue una percentuale fissa, visto che dipende dal settore e dai contratti individuali. Per linea generale, contratti di commercio e terziari hanno una maggiorazione del 15% per le prime 8 ore e 20% oltre, mentre i metalmeccanici vanno dal 25% per le prime 2 ore al 30% per quelle successive.

Straordinari notturni o durante i festivi prevedono maggiorazioni ulteriori. Da notare che, secondo il decreto 66/200233, gli straordinari non possono comunque superare le 48 ore settimanali. Di conseguenza il datore di lavoro non può pretendere più di 250 ore annuali dal lavoratore.

Rifiutare gli straordinari a lavoro: le conseguenze

A questo punto bisogna chiedersi se l’azienda ha il diritto di imporre lo straordinario. Secondo lo stesso decreto di sopra, lo straordinario va concordato tra azienda e lavoratore. In genere è il lavoratore stesso a decidere la sua disponibilità per gli straordinari.

Straordinari lavoro
Cosa sapere per quanto riguarda gli straordinari e conservare il posto-Ecodibasilicata.it

Questo, però, può venire meno in contesti di dimensioni più grandi. In questo caso l’azienda può obbligare il lavoratore a fare ore aggiuntive, entro i limiti previsti dalla legge. I contratti collettivi, in genere, hanno previsioni apposite per permettere all’azienda di richiedere lavoro straordinario.

Da ricordare che questi straordinari devono rientrare nei limiti lavorativi giornalieri e settimanali; andare oltre dà il diritto al lavoratore di rifiutare. Rifiutare a prescindere lo straordinario, anche se rientra nelle condizioni del contratto di lavoro (o quelle fissate dalla legge), si rischia di andare incontro a contestazioni disciplinari.

Il decreto 66 ribadisce che non voler mai andare oltre l’orario normale rappresenta un brutto segno per il lavoratore, e se le richieste di straordinari rientrano in quelle incluse nel contratto o nelle 48 ore previste per legge, il datore di lavoro ha il diritto di licenziare il lavoratore. È quindi importante, per il lavoratore, stabilire la sua disponibilità a eventuali straordinari al momento del contratto.

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