Stanchezza cronica: fai attenzione a non sottovalutare questo sintomo se dura per diverso tempo, ecco di cosa potrebbe trattarsi.
La stanchezza solitamente è una mancanza di forza ed energia, e si può manifestare per diverse ragioni. Si può trattare infatti di un sintomo passeggero che si risolve dopo aver riposato, in altri casi si può prolungare per diverso tempo.
In alcuni casi, la stanchezza può essere associata ad altre condizioni come ad esempio mal di testa, influenza, raffreddore, febbre e un periodo particolarmente stressante e stancante. In questi casi la stanchezza non è allarmante, e del tutto normale.
Se associata ad altri sintomi invece, potrebbe essere necessario consultare il medico, bisogna fare attenzione se la stanchezza si presenta in concomitanza ad esempio con vertigini, svenimento, forte depressione, sanguinamento rettale, dolore toracico, dolore addominale persistente, dolore alla schiena e dolore nella zona pelvica.
Ci sono infatti numerose patologie che potrebbero farci sentire stanchi come il diabete, la fibromialgia, l’insufficienza epatica, l’insufficienza renale, l’ipoglicemia, l’artrite reumatoide, l’ipotiroidismo, la mononucleosi e alcune tipologie di tumore.
Stanchezza cronica, da cosa potrebbe dipendere
Quando ci sentiamo stanchi, esistono diversi rimedi, se la stanchezza infatti è dovuta ad uno stile di vita o ad un periodo di ansia e stress, sarà necessario apportare alcune sane abitudini così da ritrovare l’energia perduta. Prestando attenzione all’alimentazione, idratandosi adeguatamente ed evitando l’abuso di sostanze come fumo e alcol, la situazione dovrebbe migliorare. Se la stanchezza dipende da altre cause invece, è necessario sottoporsi a degli esami specifici.
Quando il senso di fatica persiste e non si trae alcun beneficio dal riposo, le cause potrebbero dipendere da una patologia molto seria chiamata sindrome da fatica cronica, encefalomielite mialgica.
Con questo termine si intende un disturbo molto complesso caratterizzato da una fatica estrema e persistente, chi ne è affetto andando avanti nel tempo, si sente sempre più stremato e non riesce a capirne la causa. A poter essere colpiti da questa patologia, sono persone di ogni età, tuttavia ad essere maggiormente a rischio sono i soggetti tra i 40 e 50 anni.
Ad essere a rischio sembra essere anche maggiormente il sesso femminile, può capitare che ad essere colpiti siano anche alcuni bambini, l’età solitamente in questi casi è tra i 13 e i 15 anni.
Nonostante numerose ricerche, ancora non è stata definita una causa precisa per questa patologia, tra le varie ipotesi tuttavia ci sarebbero infezioni virali di vario tipo, problemi al sistema immunitario, sbilanciamento ormonale e problemi di natura psicologica.
Oltre alla fatica potrebbero comparire anche i seguenti sintomi, deficit di memoria e concentrazione, dolore muscolare, mal di gola, linfonodi ingrossati, mal di testa intensi, dolori alle articolazioni, stanchezza intensa e prolungata anche dopo un sonno profondo.
Tra le possibili terapie con cui si mira ad attenuare i sintomi, ci sarebbero i seguenti consigli, evitare situazioni stressanti, limitare il caffè, non eccedere con zuccheri e dolciumi, evitare cibi di cui siamo intolleranti, prediligere un’alimentazione leggera e sana, ritagliarsi del tempo durante la giornata per rilassarsi. Purtroppo non vi è una cura specifica e raramente le persone che ne sono affette guariscono del tutto.