L’indagine è stata effettuata da InterNations, organizzazione fondata nel 2007 a supporto di stranieri residenti in oltre 420 comunità globali.
È assai probabile che, in termini di “orgoglio patriottico”, il risultato dell’indagine colpirà nel segno molti di noi: perché, effettivamente, per quanto riguarda il Bel Paese e lo Stivale nel suo complesso, non è tra i più entusiasmanti. Di cosa parliamo? Ebbene l’organizzazione InterNations, che dal 2007 supporta stranieri residenti in oltre 420 comunità globali, anche quest’anno ha stilato la classifica delle città peggiori in termini di vivibilità per i residenti stranieri.
I parametri e gli indici considerati si sono focalizzati su diversi aspetti della vita personale, famigliare e professionale dei residenti all’estero consultati, nonché su aspetti legati alla sicurezza ed alla stabilità del lavoro, alle prospettive di carriera ed alla burocrazia amministrativa dei luoghi di residenza.
Il sondaggio, battezzato “2023 Expat City Ranking”, ha coinvolto un totale di circa 12.000 residenti internazionali in tutto il mondo ed ha prodotto una classifica che ha incluso un totale di 49 città, molte delle quali tra le più blasonate e desiderate capitali del Pianeta. Almeno per trascorrervi periodi limitati di vacanza, turismo, studio o lavoro. Già perché, a quanto emerge, viverci risulta tutta un’altra questione.
Se osserviamo i primi 10 posti della classifica, emerge immediatamente un dato di particolare interesse: son ben 6, infatti, le città europee incluse, oltre la metà. Parigi, ad esempio, si colloca al nono posto, Dublino al sesto e la Germania “vanta” addirittura due tra le città più conosciute ed apprezzate del territorio nazionale tedesco, ovvero Berlino al quinto posto ed Amburgo al quarto.
Ed ecco le note dolenti, che riguardano proprio l’Italia: anche la nostra nazione ha ben due città incluse nella Top 10 e sono Roma e Milano. Le quali sono state collocate proprio sui gradini più alti del podio: la “medaglia d’oro”, infatti, va a Milano mentre quella d’argento a Roma Capitale. Perché? Ebbene, i motivi principali addotti dagli intervistati sono in particolare la burocrazia, la difficoltà di ottenere un visto, le procedure assai complesse per aprire un conto corrente bancario, la difficoltà di interazione senza conoscere la lingua nazionale e la complessità di trovare alloggio.
Dal suo canto Roma, pur posizionandosi un gradino sotto Milano, è risultata la peggiore in assoluto in termini di indice del lavoro, con il livello di insoddisfazione massimo espresso dai partecipanti al sondaggio rispetto a qualsiasi altra città del mondo. La nota di maggior pregio e, potremmo dire, di “consolazione”, tuttavia, è risultata l’ospitalità dei locali e la facilità nel trovare amici e nell’avviare interazioni interpersonali: insomma, pare proprio confermato il detto “Italiani brava gente”, quanto meno quando è ora di alzare i calici all’ora dell’aperitivo..!
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