Si può prolungare il periodo di malattia con le ferie? Cosa fare per evitare un licenziamento immediato

Molti lavoratori dipendenti italiani si chiedono se possono prolungare il periodo di malattia con le ferie: scopriamo qual è la risposta.

La maggior parte degli italiani svolge un lavoro da dipendente: questo significa che è impiegato presso una azienda o la Pubblica Amministrazione e ha un capo a cui deve tenere conto. Essere dipendenti, rispetto ad essere un libero professionista, ha molti vantaggi, soprattutto fiscali.

Malattia e ferie: possono essere usufruite una di seguito all'altra?
Si possono prendere le ferie dopo la malattia? – Ecodibasilicata.it

Innanzitutto il dipendente riceve uno stipendio fisso mensile e il datore di lavoro paga i contributi necessari per raggiungere la pensione. Il lavoratore ha poi altri vantaggi, come i permessi di Legge 104 in caso di parenti disabili, ma anche malattia e ferie pagate. Parlando di queste ultime, in molti si chiedono se al termine della prima è possibile prendersi anche dei giorni festivi. Scopriamolo insieme.

Malattia e ferie: possono essere usufruite una di seguito all’altra?

In linea di principio, sì. Se un lavoratore si ammala e la sua assenza dal lavoro si protrae oltre il periodo di comporto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL), può chiedere al datore di fruire delle ferie maturate per interrompere la malattia ed evitare il licenziamento.

Cosa succede se si chiedono le ferie dopo la malattia
Dopo un periodo di malattia, è possibile richiedere le ferie, ma non è scontato ottenerle – Ecodibasilicata.it

Tuttavia, la decisione di concedere o meno le ferie spetta al datore di lavoro, che non può essere obbligato a farlo. Esso deve valutare le esigenze organizzative e produttive dell’azienda e può negare la richiesta se sussistono valide ragioni, ad esempio se le ferie richieste coincidono con un periodo di particolare attività o se sono necessarie per la sostituzione di un lavoratore assente.

Se il datore di lavoro nega la richiesta di ferie, il licenziamento per superamento del comporto è illegittimo, a meno che il lavoratore non abbia altre opzioni per evitare la risoluzione del rapporto di lavoro, come ad esempio la richiesta di aspettativa non retribuita. Infatti, la Cassazione ha stabilito che il datore di lavoro deve valutare adeguatamente la posizione del dipendente esposto al rischio di un licenziamento per scadenza del comporto.

Se esistono altre opzioni contrattuali o legali per evitare la risoluzione del rapporto, il dipendente è tenuto ad attivarle. Quindi, ricapitolando, se un lavoratore si ammala e la sua assenza dal lavoro si protrae oltre il periodo di comporto, può chiedere al datore di fruire delle ferie. Tuttavia, la decisione di concedere o meno queste ultime spetta al datore, che non può essere obbligato a farlo. Se esso nega la richiesta di ferie, infine, il licenziamento per superamento del comporto non è legittimo.