I giocattoli intelligenti divertono i nostri bambini, ma possono essere anche minacce dietro cui si celano i criminali informatici
Quando si acquistano i cosiddetti giocattoli intelligenti (o smart game), è essenziale dare priorità non solo al loro valore educativo e di intrattenimento, ma anche al modo in cui la loro sicurezza è configurata. I genitori dovrebbero essere consapevoli dell’aggiornamento del software sui dispositivi intelligenti e monitorare attentamente le attività dei propri figli durante il gioco. Quello di cui vi parliamo oggi, infatti, sembra un gioco innocuo, ma può mettere in pericolo i nostri ragazzi.
Per difendersi dalle insidie che questi giochi possono portare ai più piccoli, il consiglio è quello di mantenere aggiornati i dispositivi aggiornando regolarmente il firmware e il software di tutti i dispositivi collegati. Questi aggiornamenti di solito contengono patch di sicurezza cruciali che risolvono le vulnerabilità.
Inoltre, è sempre consigliabile spegnere il giocattolo intelligente quando non in uso per evitare la raccolta di dati. Attenzione, poi, alle autorizzazioni che forniamo alle app: è bene fornire solo l’accesso necessario a funzionalità e dati ed evitare di concedere privilegi eccessivi. Ovviamente, utili sono sempre i metodi “vecchia maniera”. E così, effettuare ricerche prima dell’acquisto, magari consultando le recensioni di altri utenti.
Alcuni esperti informatici hanno scoperto in queste settimane che la maggior parte dei giocattoli intelligenti per bambini potrebbero spiare illegalmente per intercettare comunicazioni, impersonare e rubare dati personali, immagini o suoni. Inoltre, hanno affermato che i bambini e le loro famiglie non erano protetti perché questi dispositivi possono facilitare la localizzazione dei minori. Le vulnerabilità di un popolare robot potrebbero trasformare i bambini in potenziali bersagli per i criminali informatici con cui comunicare segretamente.
Allo stesso modo, i rischi associati a questo giocattolo si estendono fino al pericolo che dati sensibili come nome, sesso, età e persino posizione possano essere compromessi. Il robot – pensato per i bambini – ha il sistema operativo Android, è dotato di videocamera e microfono, integra l’intelligenza artificiale per interagire con i bambini per nome e adattare le sue risposte a seconda del loro umore, si collega a un’app mobile consente ai genitori di monitorare i progressi del bambino nelle sue attività di apprendimento, è in grado di effettuare videochiamate e si connette a una rete WiFi.
Ma che problema di sicurezza ha? Gli esperti di Kaspersky hanno scoperto che l’API (Application Programming Interface) responsabile della richiesta del nome e dell’età del bambino è priva di un’applicazione di autenticazione, un passaggio che conferma chi può accedere alle risorse di rete. Di conseguenza, ciò consente ai criminali informatici di intercettare e accedere a vari tipi di dati attraverso l’acquisizione e l’analisi del traffico di rete. Inoltre, questa falla consente loro di sfruttare la fotocamera e il microfono del robot per avviare chiamate. Questo punto è fondamentale, perché è importante ricordare che se un bambino accetta questa chiamata, un aggressore informatico può comunicare di nascosto.
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