Soprattutto nelle relazioni intime, questi atteggiamenti possono diventare molto pericolosi: ecco come capire se qualcuno ci sta manipolando
Avete mai sentito parlare di gaslighting? Si tratta di una forma subdola di manipolazione psicologica che, purtroppo, sta diventando sempre più diffusa nelle dinamiche relazionali. Fate allora molta attenzione alle frasi che vi sentite ripetere: potrebbero essere il segnale che qualcuno vuole manipolarvi. O che lo sta già facendo.
Questo fenomeno insidioso prende il nome dal film del 1944, “Gaslight”, in cui un marito manipola sua moglie facendole credere di essere pazza. Oggi, il gaslighting si manifesta in varie sfaccettature, minando la fiducia e la percezione della realtà delle vittime. In molte relazioni, il gaslighting inizia con piccoli commenti apparentemente innocui o negazioni sottili delle esperienze della vittima. Con il tempo, la manipolazione si intensifica, portando la persona a dubitare delle proprie percezioni e ricordi.
Il gaslighter può negare fatti evidenti, alterare la verità e trasferire la colpa alla vittima, creando un ambiente tossico in cui il controllo è celato dietro un velo di abilità manipolative. Le vittime di gaslighting spesso sperimentano un calo dell’autostima e della sicurezza in se stesse. La confusione instillata dalla manipolazione può portare a sentimenti di isolamento, facendo sì che le persone si allontanino dai propri amici e familiari. La paura di sembrare “pazze” o “troppo sensibili” impedisce loro di condividere le proprie esperienze, aggravando ulteriormente la situazione.
Nelle relazioni intime, il gaslighting può diventare uno strumento di controllo coercitivo, limitando la libertà e l’autonomia della vittima. Le conseguenze a lungo termine includono ansia, depressione e una perdita generale del senso di sé. Riconoscere il gaslighting è fondamentale per rompere il ciclo di abuso psicologico.
Tra le frasi che devono far drizzare le vostre antenne menzioniamo “Te lo sei immaginato!”, “Hai sbagliato tu, come sempre!”, “Io non ho mai detto questa cosa!”. In generale, al netto delle frasi letterali, i comportamenti da tenere d’occhio sono quelli dei bugiardi cronici, sono le negazioni su ciò che ti ha detto, ma anche le critiche, la denigrazione su chi ci sta più a cuore.
Il gaslighter tenterà di metterci tutti contro, di isolarci, la sua tattica è quella di logorare mentalmente, anche con un’altalena di emozioni. E così, un giorno potrebbe criticare, un altro, potrebbe riempire di elogi. Questo per confondere e, quindi, approfittare dello stato di fragilità.
La consapevolezza e l’educazione sono chiavi per combattere il gaslighting. Le vittime devono imparare a fidarsi delle proprie percezioni e a riconoscere i segnali di manipolazione. Gli amici e la famiglia possono svolgere un ruolo cruciale nell’offrire sostegno e incoraggiare chi è vittima di gaslighting a cercare aiuto professionale.
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