Se hai ricevuto un regalo in contanti e vuoi evitare l’attenzione indesiderata del Fisco, ecco cosa devi fare per proteggere la tua donazione.
Avete avuto in dono un bel gruzzolo di contanti da un parente, e ora dovete capire come gestirli senza attirare l’attenzione del fisco. Non è solo una questione per chi ha intenzioni poco oneste, ma anche per chi, in tutta buona fede, non può dimostrare la provenienza regolare di quei soldi.
Situazioni come ereditare una cassetta di sicurezza piena di banconote da parte del padre, o ricevere un regalo in contanti da un nonno senza conto corrente, possono sorgere improvvisamente. Quindi, dove mettere quei contanti senza destare sospetti?
La soluzione più ovvia sarebbe di dichiarare tutto al fisco, ma questo potrebbe comportare una pesante tassazione e ridurre notevolmente la somma ricevuta. C’è chi, in maniera più furba, cerca di sfuggire ai controlli dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo insieme alcuni modi alternativi.
Pensare di depositare il denaro in banca potrebbe sembrare la scelta più sicura, ma attenzione! Una volta che versate i contanti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe presumere che provengano da redditi non dichiarati e tassarli con sanzioni. Il fisco, in questo caso, è sollevato da ogni onere di prova, poiché il semplice versamento sul conto è sufficiente per un accertamento fiscale. La responsabilità di dimostrare il contrario, ovvero che l’importo in questione è già stato tassato alla fonte o è esente da tassazione, ricade sul contribuente e richiede documentazione con dati certi. Ma a partire da quale importo scattano i controlli fiscali sul conto?
Anche se il conto corrente è uno strumento estremamente tracciabile, il fisco non sempre agisce. Non esiste un importo predefinito al di sotto del quale non avvengono i controlli, ma l’attenzione del fisco è spesso legata alle condizioni economiche del contribuente. Un piccolo versamento potrebbe comunque destare sospetti se non è congruo con il reddito dichiarato. Il fisco, anche con strumenti avanzati, non ha le risorse per controllare tutti i contribuenti, ma è meglio non correre rischi inutili.
Quindi, dove nascondere i contanti? Molti italiani preferiscono la tradizione: sotto il materasso o in una cassaforte a casa. Altri optano per le cassette di sicurezza in banca, dove i controlli sono più difficili. Tuttavia, attenzione alle spese. Acquisti tracciati dal fisco potrebbero far scattare un controllo sintetico. Meglio privilegiare spese tracciabili, come quelle al supermercato, per evitare guai con l’Agenzia delle Entrate. Insomma, gestire una somma consistente in contanti richiede astuzia e attenzione.
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