L’informazione importante: quando non si hanno i soldi per pagare le tasse si possono chieder4e questi aiuti. Tutto quello che bisogna sapere.
Il mese di dicembre è pieno di scadenze fiscali, una delle principali è il saldo dell’Imu, l’imposta sugli immobili che si paga sulle seconde case, e sulle prime case di lusso, ai Comuni. Il 20 dicembre scade il ravvedimento speciale per le violazioni tributarie con sanzioni ridotte.
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Mentre il 27 dicembre è il termine ultimo per il versamento dell’acconto sull’Iva. Data che chiude il calendario degli adempimenti fiscali dell’anno.
Cosa succede se non si hanno i soldi per pagare le tasse? Escluse le imprese, le attività commerciali e i lavoratori autonomi che dispongono di propri strumenti, su tutte le rateizzazioni o i prestiti a cui accedere per pagare tasse e imposte, scopriamo quali sono gli aiuti a disposizione di singoli e famiglie.
Per particolari condizioni di difficoltà economica, povertà e indigenza, sono previsti sconti o rateizzazioni su tasse e imposte. Ecco quali sono.
Se non si hanno i soldi per pagare le tasse si possono chiedere questi aiuti
L’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, è l’imposta più importante e gravosa. Il termine ultimo per pagare quella del 2023 è scaduto il 30 novembre. Per alcune categorie di imprese e professionisti, il pagamento dell’acconto di novembre è stato prorogato al 16 gennaio 2024.
Per tutti gli altri, in vista delle prossime scadenze, è bene sapere che è possibile rateizzare il pagamento dell’Irpef. Al momento di compilare la dichiarazione dei redditi si può chiedere di pagare l’imposta in 6 rate, 4 per i pensionati. Inoltre, chi prevede di guadagnare meno per il prossimo anno, a causa di una riduzione del lavoro, può comunicarlo all’Agenzia delle Entrate per avere una riduzione dell’acconto Irpef.
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Per quanto riguarda l’Imu, con il saldo in scadenza il 18 dicembre, si può chiedere al Comune una rateizzazione del pagamento, fino a 72 rate mensili, purché il contribuente sia in condizioni di difficoltà obiettiva e temporanea. Ciascun Comune può prevedere rate ulteriori. In ogni caso, per importi superiori ai 6mila euro, il massimo concesso è di 36 rate mensili.
Anche per la Tari, la tassa comunale sui rifiuti, si può chiedere al proprio Comune la rateizzazione del pagamento. Ogni Comune ha le proprie regole e per ottenere uno sconto o il pagamento in rate potrebbe essere richiesto il modello Isee.
In ogni caso, i Comuni sono obbligati ad applicare una rateizzazione della Tari con quote di importo minimo di 100 euro per alcune categorie di soggetti: coloro che ricevono il bonus sociale per acqua, gas e luce, i soggetti in condizioni economiche disagiate, per coloro che devono pagare importi della Tari che superano del 30% il valore medio delle fatture dell’ultimo biennio.
Inoltre, altre categorie di soggetti hanno diritto a uno sconto sul pagamento della Tari: i percettori del reddito di cittadinanza, i nuclei familiari con Isee fino a 8.625 euro e le famiglie numerose con Isee fino a 20mila euro.