Per chi ha debiti nel 2024 c’è il rischio tangibile che venga messa l’ipoteca sulla prima casa. Scopri come difendersi.
Non è una novità che contraendo dei debiti di grande portata che non si ha modo di ripagare i creditori trovino altre vie per avere un risarcimento. E una delle soluzioni è ricorrere all’ipoteca, ossia il diritto di garanzia sui beni dei debitori per riscattare i debiti. Il bene in questione può variare per natura, dagli immobili fino a mezzi privati come autoveicoli o navi.
Come per il fermo amministrativo, questo strumento viene disposto dall’Agenzia delle Entrate ma solo se il debito è di una certa entità. In particolare la somma che determina l’iscrizione dell’ipoteca è di 20.000 euro, ma la si dispone di un importo pari al doppio del credito che la determina. Ad esempio un debito di 30.000 euro porta a iscrivere un’ipoteca di 60.000 euro.
Per procedere all’iscrizione l’Agenzia delle Entrate però ha prima di tutto l’obbligo di dare un preavviso pari a 30 giorni. Se il debitore non restituisce le somme dovute entro tale periodo allora si procede con l’ipoteca legale. Questa si può iscrivere non solo sugli immobili in comproprietà ma come vedremo in certi casi anche sulla prima casa del contribuente e della sua famiglia.
Questa misura come accennato rappresenta una garanzia per il creditore, ma non è ancora esecutiva come invece lo è il pignoramento immobiliare che la può seguire. Anche in questo caso esistono però delle limitazioni che l’Agenzia delle Entrate deve rispettare prima di poterlo avviare. Infatti non è comune che ci si veda pignorare la prima casa.
Prima di tutto il contribuente risulta al sicuro dal pignoramento se la prima abitazione risulta anche l’unico immobile di sua proprietà e vi risiede dal punto di vista anagrafico. L’unica clausola che potrebbe avviare il procedimento anche quando il debitore abita nella prima casa e non ha altri immobili è quello in cui si tratti di un’abitazione di lusso.
Anche quando il contribuente possiede altri immobili e non risiede nella prima casa ci sono alcune limitazioni. Il debito necessario per pignorare la prima casa dopo l’ipoteca deve essere superiore a 120.000 euro e il valore dell’abitazione è superiore a questa somma. Serve inoltre che il debitore non abbia proceduto a saldare i debiti dopo oltre sei mesi dall’iscrizione dell’ipoteca.
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