Troppe tasse in scadenza negli stessi giorni. Dalle parti del Governo qualcuno dovrebbe essersene accorto. Ed ecco che si parla di proroga.
Tutto secondo copione, con una soluzione last minute. La quinta rata della rottamazione delle cartelle è in scadenza il 31 luglio. Ma non è la sola scadenza: segnata nel calendario c’è anche la scadenza del saldo imposte 2023 e primo acconto 2024 che scaturiscono dalla dichiarazione dei redditi. Ecco, quindi, che al fine di alleggerire il carico ai contribuenti si parla insistentemente dell’ipotesi di una proroga della rata della sanatoria cartelle.
La “rottamazione quater”, ennesima sanatoria per liberarci dai gravami con il Fisco, è stata introdotta dalla Legge di bilancio 2023 e concerne le cartelle di pagamento relative ai debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Nella rottamazione delle cartelle, i contribuenti hanno avuto la possibilità di scegliere tra il pagamento in un’unica soluzione o a rate. Per chi ha optato per la rateizzazione, era possibile suddividere il pagamento fino a un massimo di 18 rate. Il calendario originario delle scadenze prevedeva: la prima o unica rata: 31 ottobre 2023, la seconda rata al 30 novembre 2023 con le restanti rate previste entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024. Questo il piano di base, al netto delle possibili variazioni. La sanatoria ha già subito proroghe di tre mesi per i contribuenti che risiedono nei comuni colpiti dall’alluvione. Ma non è stato l’unico aggiustamento.
Per ogni pagamento in scadenza è comunque previsto un margine di tolleranza di cinque giorni con possibilità di mettersi in regola senza perdere i benefici della rottamazione. Il mancato pagamento entro questo periodo di tolleranza comporta la decadenza dalla sanatoria. Nel 2023, è stato stabilito che chi non avesse pagato la prima o la seconda rata aveva possibilità di adempiere entro il 20 dicembre 2023.
Il decreto Milleproroghe ha ulteriormente esteso le possibilità di pagamento. Per tutti è stato possibile versare la prima, seconda e terza rata entro il 20 marzo 2024. La quinta rata per i NON alluvionati scade il 31 luglio 2024. con possibilità di effettuare il pagamento fino al 5 agosto 2024 senza subire conseguenze. Oltre questa data, in assenza di ulteriori proroghe, chi non avrà pagato o avrà pagato solo parzialmente la rata decadrà dai benefici della rottamazione.
Un’ipotesi di proroga da parte della Commissione Finanze della Camera è stata proposta al Governo al fine di non gravare il contribuente di oneri di scadenze contestuali che rischiano di diventare insostenibili. Protrarre il termine di pagamento della quinta rata della rottamazione delle cartelle darebbe un respiro ai contribuenti, evitando che si trovino a dover far fronte a più scadenze fiscali nello stesso periodo. Si attende la riposta del Governo, ora.
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