Economia

Rottamazione dei debiti, c’è una speranza dopo il 31 luglio

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Armando Del Bello

Non tutto è perduto per chi non riuscisse a pagare alla scadenza del 31 luglio l’ennesima rata della Rottamazione. Ecco lo scenario 

Una domanda potrebbe essere ricorrente tra i contribuenti a pochi giorni dalla scadenza del 31 luglio della Rottamazione. Conviene pagare la 5°  delle cartelle in scadenza oppure attendere la rottamazione-quinquies? E’ una domanda lecita e possibile in vista della prossima date nell’iter previsto dalla sanatoria. Sono almeno 10 giorni che si ripetono le voci circa una nuova rottamazione della cartelle e conseguente ampliamento dei debiti ammessi alla sanatoria. Se per la rottamazione-quater – quella corrente, per intenderci, potevano essere sistemati i debiti fino al 30 giugno 2022, per la nuova pace fiscale si dovrebbe arrivare a coprire un periodo  di insolvenza di ulteriori 18 mesi, dunque fino al 31 dicembre 2023.

Avere debiti genera non poca preoccupazione – Foto | Ecodibasilicata.it

 

Pagare dopo la scadenza del 31 luglio, ecco come

Per coloro che decidono di pagare ma non vogliono vedersi addebitare la relativa spesa c’è anche un modo per rimandare, di fatto, l’effettivo addebito a settembre. Partiamo dal 31 luglio, la scadenza che devono rispettare i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione. Il pagamento, abbiamo visto, riguarda la 5° rata delle 18 concesse come limite massimo. Si applicheranno sempre i 5 giorni di tolleranza sia per questa scadenza che per le successive. Pertanto il versamento potrà essere effettuato entro il 5 agosto. I contribuenti con residenza, la sede legale o operativa  in Emilia Romagna, Marche e Toscana, godono di una proroga di tre mesi: i territori alluvionati hanno ancora tempo per pagare la 4° rata il 31 agosto e dopo due mesi, il 31 ottobre, la 5° rata.

In alcuni casi pagare sarà necessario – Foto | Ecodibasilicata.it

Per gli altri contribuenti la successiva scadenza – 6° rata – sarà al 30 novembre 2024. Nel  2025 le prossime scadenze saranno il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre. Ci saranno sempre tre mesi di proroga per i territori alluvionati.

31 Luglio, pagare o attendere

In vista della scadenza del 31 luglio il contribuente potrebbe decidere di non pagare, in quanto il Governo sta pensando di introdurre una nuova rottamazione, la quinquies. La nuova sanatoria dovrebbe allargarsi ai debiti affidati all’Agenzia di Riscossione fino al 31 dicembre prossimo. Dunque ben oltre il termine del 30 giugno 2022 previsto per la rottamazione-quater. La prima possibilità dimane quella  di pagare entro il prossimo 31 luglio. Il pagamento va comunque a ridurre il residuo ancora da pagare e non sarà perso. Ciò vale anche se ci dovesse essere una successiva adesione a una nuova rottamazione. Un’ulteriore possibilità potrebbe essere quella di pagare con carta di credito entro il 5 agosto. L’operazione sarà registrata dalla banca tra le operazioni di agosto come addebito sul conto al 5 o al 15 di settembre a seconda degli accordi.

Un’altra rottamazione

L’ultima possibilità è quella di attendere la rottamazione-quinquies. A oggi non c’è la certezza che ci sarà l’ennesima sanatoria. In tal caso potrebbero accedere alla nuova pace fiscale i decaduti dalla rottamazione-quater. Nei fatti, la nuova rottamazione dovrebbe prevedere: la riapertura dei termini e una nuova finestra di sanatoria includendo i debiti affidati all’Agenzia di Riscossione entro 31 dicembre 2023. Un’avvertenza: anche per la quinquies, saranno escluse le cartelle relative ad alcuni crediti particolari.  Tra questi quelli derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di pronunce giudiziali e sentenze penali di condanna.

Armando Del Bello

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