Non si fa in tempo a pagare una rate e si avvicina la prossima scadenza. Ma tra rinvii e proroghe si rischia di cadere in errore.
Entro e non oltre prossimo 23 settembre – considerando anche i canonici 5 giorni di tolleranza – dovrà essere pagata la 5° rata della Rottamazione delle cartelle. La proroga rispetto alla scadenza del 31 luglio è stata acclusa dal Governo nel decreto correttivo della riforma fiscale.
Nessuna remissione in bonis per le rate scadute
Gli errori non sono ammessi: chi salterà la scadenza o effettuerà dei pagamenti parziali perde i benefici della pace fiscale, con il debito che, al netto di quanto già corrisposto con le prime rate, torna ad essere quello inziale debito originario, quindi aumentato di sanzioni e interessi annullati con l’adesione alla rottamazione.
Non è prevista dal decreto alcuna remissione in bonis per le vecchie rate non pagate della rottamazione. Chi non ha pagato perde i benefici della sanatoria. Il Governo si è limitato a spostare la scadenza della 5° rata dal 31 luglio al 23 settembre, senza permettere a chi era decaduto dalla sanatoria di mettersi in regola pagando le rate scadute. Stesso esito è previsto per chi salterà la scadenza di settembre o effettuerà dei pagamenti parziali perderà i vantaggi della pace fiscale.
Ma c’è un altra data di questo mese che riguarda la Rottamazione e, in particolare, chi non ha pagato la 4° rata, L’adempimento potrà essere realizzato entro il prossimo 9 settembre. Questa scadenza non vale per tutti ed è riferita a coloro che hanno residenza, sede legale o operativa nei territori indicati dall’allegato n. 1 di cui alle Regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana. I residenti nei territori alluvionati possono infatti contare su una proroga base di tre mesi rispetto a tutte le scadenze della rottamazione.
Scadenze in giorni diversi
La rottamazione delle cartelle per i territori alluvionati ha scadenze diverse da quelle previste per i contribuenti ordinari. Questi contribuenti sono ancora in tempo per pagare la 4° rata che scadeva lo scorso 31 maggio il prossimo 9 settembre.
Per loro le sono così individuate: la quarta rata scade il 31 agosto. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti in coincidenza con giorni festivi, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro lunedì 9 settembre 2024. La quinta rata scade il 31 ottobre. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro martedì 5 novembre 2024.