C’è una data che può provocare un equivoco serio nell’iter per la sanatoria delle cartelle esattoriali: il 5 settembre.
Una scadenza importantissima per non perdere l’opportunità di sanare le nostre pendenze con l’Agenzia delle Entrate. Si approssimano infatti le prossime scadenze per la rottamazione delle cartelle, ormai nota come Rottamazione-Quater. Negli ultimi giorni si sono intensificate le voce di un nuovo provvedimento, in linea con i precedenti, che consentirebbe uno slittamento last minute della data di scadenza, fissata al 31 luglio – a cui si aggiungono i canonici 5 giorni di tolleranza – o, in alternativa, una riapertura dei termini per riammettere nella sanatoria i contribuenti decaduti dal beneficio per aver mancato una rata o, ancora, un più ampio provvedimento per includere nei benefici della rottamazione anche debiti più recenti e non inclusi nella procedura corrente.
Pagare o non pagare il 31 luglio
I contribuenti devono decidere se pagare le prossime rate o attendere una Rottamazione-Quinques, la nuova sanatoria su cui starebbe lavorando l’Esecutivo. Se la decisione è quella di pagare occorre tuttavia fare attenzione a non confondere la data di scadenza ordinaria, quella del 31 luglio, con la data del 5 settembre, anch’essa ricordata dalla Agenzia delle Entrate in riferimento alla rottamazione corrente. L’indicazione è corretta, tuttavia quella scadenza riguarda solo alcuni specifici contribuenti.
Non sono ammessi errori di data posto che anche solo un giorno di ritardo può far decadere la pace fiscale. Stesso esito se si effettuano versamenti incompleti. Dunque in caso di mancato pagamento o se il pagamento avviene oltre il termine ultimo o per importi parziali, si perderanno i benefici della sanatoria. I versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
La nuova rottamazione
La nuova rottamazione di cui si parla dovrebbe comprendere i debiti affidati all’Agenzia delle Entrare fino al 31 dicembre 2023, ricomprendendo un anno e sei mesi in più rispetto al 30 giugno 2022 cui fa riferimento l’attuale sanatoria. Per i contribuenti ordinari la rata in scadenza al 31 luglio è la quinta. La sesta scadrà al 30 novembre. Oltre ai contribuenti ce ne sono altri rispetto ai quali valgono scadenze diverse. per i soggetti con la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori alluvionati indicati dall’allegato n. 1 del DL 61/2023, di cui alle Regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana varranno sempre tre mesi di proroga. Per loro la quarta rata dovrà essere corrisposta entro il 31 agosto 2024 e, grazie ai 5 giorni di tolleranza potranno pagare entro entro il 5 settembre. Dunque, la scadenza di settembre vale solo per questi contribuenti.