Rottamazione cartelle, cinque giorni fondamentali per salvare il pagamento

Si avvicina la scadenza di luglio per la rottamazione delle cartelle. E ci sono cinque giorni extra su cui puoi contare.

Un’ancora di salvezza per molti, destinata a chiudere una volta per tutte le situazioni debitorie più importanti.  Rottamazione Quater è rivolta alle persone che, a causa di difficoltà economiche, si sono visti alle prese con debiti affidati all’Agente di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Trattandosi di una regolarizzazione secondo criteri ben precisi le scadenze sono importanti. Per prima cosa al fine di non perdere quella che tecnicamente viene indicata come Definizione Agevolata i beneficiari hanno dovuto presentare una  domanda entro il 30 giugno 2023, un anno fa. Una volta colta questa opportunità è iniziato un percorso per la regolarizzazione della propria situazione debitoria, scandito dalle date degli adempimenti.

Un rimedio a problemi molto pesanti

Le date non sono state uguali per tutti. Per coloro che hanno la residenza o la sede legale presso uno dei Comuni colpiti dagli alluvioni di maggio, ovvero Emilia – Romagna, Marche e Toscana, invece, hanno avuto tempo fino alla fine del mese settembre.

debiti con il Fisco cosa accade
Avere debiti con il Fisco non lascia tranquillo nessuno – Foto: ANSA – Ecodibasilicata.it

La scadenza per il pagamento della quinta rata della Rottamazione Quater è fissata per il prossimo 31 luglio. La normativa vigente, ricordiamo, prevede una tolleranza di 5 giorni e per questo motivo si ha tempo per saldare fino a lunedì 5 agosto. In caso di omesso, parziale o tardivo pagamento si perdono i benefici della Rottamazione Quater e quanto versato viene considerato come un acconto sul debito residuo. In tale circostanza l’L’Agenzia delle Entrate – Riscossione può riprendere l’attività di riscossione e i soggetti coinvolti dovranno pagare sanzioni ed interessi.

Ma attenzione alle rate

se la rottamazione quater decade per dei debiti che risultano già rateizzati in data antecedente al 1° luglio 2022 e poi non pagati è possibile rateizzare nuovamente il debito. In particolare è possibile richiedere la rateizzazione fino a 72 rate. In alternativa, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione: “Se non sei nella condizione di sostenere il pagamento del debito secondo un piano ordinario in 72 rate mensili, puoi ottenere una rateizzazione fino a 120 rate di importo costante.

Metodi di calcolo per il concordato preventivo biennale
Concordato biennale, i chiarimenti del Fisco sulle modalità di accesso e di calcolo (ecodibasilicata.it)

I requisiti per ottenere un piano straordinario sono stabiliti dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 novembre 2013, che fissa anche il numero di rate concedibili in base alla situazione economica. Innanzitutto, è necessario dimostrare di non poter pagare il debito secondo i criteri previsti per un piano ordinario. Questa situazione si verifica quando l’importo della rata è superiore al 20% del reddito mensile del tuo nucleo familiare, risultante dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) riportato nel modello ISEE”. La situazione risulta essere differente se la rottamazione quater decade per debiti già rateizzati in data successiva al 1° luglio 2022. In quest’ultimo caso non è possibile rateizzare nuovamente i debiti, bensì è necessario pagare l’intero importo in un’unica soluzione.