Rischio o svolta? Tutto sulla tendenza dello “Skiplagging”: ti permette di risparmiare sui viaggi, ma i rischi sono dietro l’angolo.
Il concept di low esiste molto prima di quando effettivamente è scoppiata una moda che ha radicalmente cambiato i nostri viaggi. Vigeva già negli anni settanta, grazie alla compagnia aerea nazionale americana Southwest.
Mise in crisi molte compagnie di bandiera già affermate e quelle aeree legacy, causa un prezzo nettamente inferiore rispetto a tutte le altre. Dalla deregolamentazione degli anni ’70 fino all’inizio degli anni 2000, la trasformazione del concetto di low cost ha preso talmente piede da trasformare tutto, uscendo ben presto dai confini a Stelle e Strisce.
In Europa le low cost sono arrivate negli anni 90’, prima nel Regno Unito, poi in Irlanda, allargandosi a macchia d’olio in tutto il Vecchio Continente, ottenendo un successo pazzesco e favorendo ciò che ora va per la maggiore tra molti viaggiatori: lo Skiplagging, sempre più in hype.
Skiplagging, dal risparmio pazzesco all’azione legale il passo è breve
C’è chi lo chiama trucco, chi ne fa uso e abuso, chi ci riflette perché porta tantissimi vantaggi ma non pochi rischi, lo Skiplagging è una pratica sempre più diffusa di prenotare un volo in cui lo scalo è la destinazione effettiva e prevista del viaggiatore. Dal punto A al punto C, passando non direttamente, ma tramite un punto B. Il primo vantaggio è ovviamente immediato, si risparmia sui voli diretti, che hanno un costo maggiore.
Lo Skiplagging è una vera e propria tecnica che consente di pagare meno, ma quanto esattamente? Secondo gli esperti fino al 20%. Non poco, quindi, con quello che costano oggi giorno i biglietti aerei. Certo, bisogna saper cercare bene le giuste promozioni e avere un po’ di pazienza, in quanto influiscono notevoli variabili che ci fanno risparmiare più o meno a seconda: periodi dell’anno, destinazioni, eccetera, eccetera. Ma tanti vantaggi che porta lo Skiplagging sia in termini di risparmi sia per l’esperienza che ci regala, ci sono altrettanti rischi.
Non è affatto ad hoc per chi usa imbarcare i bagagli perché i bagagli non seguono i nostri viaggi con scalo, ce li ritroviamo presso la località finale del volo, ben lontano magari da dove potremmo essere. Attenzione, infine, ad abusare dello Skiplagging: alle compagnie di volo, ovviamente, non piace affatto vedere i loro voli ripartire con posti vuoti (li avrebbero potuti venderli), si fa presto a finire nella black list, ma anche perdere fino a rischiare un’azione legale. Occhio!