Il rimborso IRPEF può arrivare subito in busta paga, in teoria già a luglio: ecco cosa fare per ottenerlo il prima possibile.
Per ottenere il rimborso IRPEF a luglio è importante tenere presente una scadenza. Parliamo dunque del credito che spetta ai contribuenti per il recupero delle imposte sui redditi versate in eccesso rispetto al dovuto al Fisco. Questo diritto emerge allorché, dopo aver pagato ciò che serve con il modello 730, l’Agenzia delle Entrate riscontri per il contribuente un credito d’imposta. Oppure un minor debito rispetto a quello preventivato e calcolato in acconto.
Il caso del modello 730 si profila dunque come un rimborso dell’eccedenza che si calcola a partire dall’imposta versata: se questo dato è più alto numericamente rispetto alla cifra effettivamente dovuta per quell’anno, la normativa permette che sia lo stesso datore di lavoro o l’ente pensionistico a offrire il rimborso in busta paga. Questo perché i due soggetti citati fungono da sostituti d’imposta.
Ed è così che la restituzione dell’importo versato in eccesso arriva sotto forma di accredito della somma spettante in busta paga (o sul cedolino della pensione). La notizia interessante è che per i lavoratori dipendenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro giugno, il rimborso IRPEF può avvenire già nel mese di luglio. Per i pensionati, il rimborso richiede sempre un po’ di più, e quindi il tutto slitta di norma ad agosto.
Il rimborso spetta a chi ha sostenuto spese nell’anno precedente per cui c’è diritto alla detrazione di imposta. In pratica, sono proprio i contribuenti con un 730 a credito quelli che devono sbrigarsi. Devono insomma presentare al più presto la dichiarazione dei redditi per ottenere la somma spettante relativa al rimborso IRPEF direttamente in busta paga nel mese di luglio.
Rimborso IRPEF in busta paga a luglio: come fare
Ovviamente conta la tempistica. E chi presenta la dichiarazione successivamente riceverà giocoforza il rimborso IRPEF in busta paga dopo luglio. L’attesa può essere fino a un massimo di quattro mesi. Va poi ricordato che in alternativa al rimborso, il contribuente può scegliere di utilizzare il proprio credito in compensazione, pagando altre imposte mediante il modello F24.
Chi ha già presentato il modello 730 e si accorge solo successivamente di aver versato dell’IRPEF in eccesso può ottenere il rimborso presentando un modello 730 integrativo entro il 25 ottobre dell’anno di riferimento. Dopo tale data, bisogna però compilare il modello Redditi.
Ebbene, il termine per inviare la dichiarazione dei redditi precompilata e ordinaria è il 31 maggio 2024. Solo rispettando questa scadenza si può ricevere il rimborso nella busta paga di luglio. Per i dipendenti del settore privato il pagamento, di norma, avviene ad agosto. Invece, per i dipendenti pubblici, arriva entro il 27 luglio.
Presentando la dichiarazione entro il 31 maggio, il sostituto d’imposta riceverà entro il 15 giugno il prospetto di liquidazione con l’indicazione del credito spettante al contribuente e poi lo erogherà con la retribuzione di competenza del mese di luglio. Ma sempre in teoria, dato che nella maggior parte dei casi il rimborso arriva ad agosto.