Tendi a buttare subito via tutti gli scontrini e le ricevute fiscali? Ecco perché devi prestare molta attenzione.
Le spese da affrontare ogni mese sono davvero tante. I costi della benzina, le spese per le energie, la spesa quotidiana, e tutto ciò che impatta la nostra vita quotidianamente, sono sempre più difficili da gestire. Il costo medio della vita infatti, è sempre in aumento, e tante famiglie vedono ridursi il proprio potere d’acquisto, in quanto generalmente, gli stipendi restano sempre più o meno gli stessi.
E puntualmente, proprio quando si cerca di tirare la cinghia, ci capitano quelle spese inaspettate, non preventivate, ma che vanno necessariamente sostenute. Oppure delle multe da dover pagare, ma una volta fatti questi pagamenti, si possono buttare subito via ricevute e scontrini? Ebbene, c’è un errore molto comune che non andrebbe fatto: ecco di che cosa si tratta.
Fate attenzione a buttare ricevute e scontrini
Spesso e volentieri ci ritroviamo il portafogli e le tasche piene di scontrini e ricevute, per i nostri acquisti e tutti i nostri pagamenti. Così come quelli fatti per i pagamenti on line, oppure pagamenti di beni o servizi. Come ad esempio, pagamenti di multe o utenze quali bollette della luce o del gas, dell’acqua o del telefono. La ricevuta ci consente di dimostrare che il pagamento è stato effettuato, ma poi possono essere buttate via?
In realtà, spesso e volentieri, si tendono a buttare subito via scontrini e ricevute, perché nell’immaginario collettivo una volta effettuato il pagamento, non ci servono. Un errore molto comune: infatti, è bene conservarli per un determinato periodo di tempo, i particolare se si tratta di utente oppure ad esempio, di multe. Ma per quanto tempo vanno conservate?
Come fare?
Quando si acquista un bene, l’ideale sarebbe conservare lo scontrino almeno per due anni, in quanto questa durata generalmente corrisponde alla durata della garanzia. Ma anche quando andiamo al ristorante, converrebbe conservare la ricevuta almeno per 6 mesi. Infatti, è quanto suggerisce l’Unione Nazionale dei Consumatori, ma così come ad esempio il bollo auto, che conviene conservare per almeno 3 anni.
5 invece, sono gli anni consigliati per conservare multe e scontrini o ricevute delle utenze, e addirittura 10 il modello Unico 730. Infatti, l’Agenzia delle entrate si può riservare diversi anni per poter effettuare i dovuti controlli, laddove dei pagamenti non dovessero essere tracciati, e in questo modo è possibile avere la certificazione della transazione effettuata, e dormire sonni tranquilli.