Gerry Scotti si lascia andare alla commozione, il conduttore non può fare a meno di notarlo e di esserne davvero orgoglioso. Le sue parole.
Non ha certamente bisogno di presentazioni, Gerry Scotti, il noto conduttore italiano che ha da poco concluso le sue prime serata di Io Canto Generation, lo show dedicato ai piccoli che è tornato in onda dopo molti anni ed ha riscosso un grande successo, senza contare il suo quiz del pomeriggio.
Eppure il successo e il grande seguito che anno dopo anno continua a ottenere lo meraviglia sempre tanto da esserne ancora oggi quasi meravigliato e commosso, in una sua recente intervista ha infatti detto: “Mi chiedo come dopo 40 anni possa essere ancora protagonista. Forse sarò oggetto di uno studio all’università, prima o poi”.
Delle parole quasi di incredulità che però sono confermate dal suo riuscire a variare nel mondo dello spettacolo non solo per programma di prima serata o giornalieri, ma anche film, fiction, sitcom e molto altro. Tutti pezzi della sua storia che il suo pubblico non ha nessuna intenzione di dimenticare.
Gerry Scotti incredulo: “Cosi sono diventato lo zio Gerry”
Insomma non ci sono davvero dubbi, nonostante il passare del tempo, Gerry Scotti resta ancora oggi uno dei volti di maggiore successo e anche tra i più amati della televisione italiana e non solo per la generazione del momento, ma anche per quella precedente e per quella che verrà dopo.
“Che risposta mi sono dato? Che è il mio genere televisivo. Non sono programmi per bambini o ragazzi, però molti mi dicono: “Ti guardavo sempre con mia nonna” o “con i miei genitori”, e questo mi fa venire le lacrime. Sarà pure il mio aspetto, i ragazzi mi prendono in giro, ritoccano le mie foto, mi usano per i video su TikTok, sono il loro pongo” ha rivelato di recente.
Sarà anche per questo motivo che negli anni è diventato lo zio Gerry, tutti lo chiamano e lo definiscono cosi, tanto da essere ormai un vero e proprio status, lo stesso che lui stesso si riconosce e che non smette di ripetere anche nel momento della sue trasmissioni tv, a prescindere dalla persona che si trova davanti.
“Hanno iniziato i colleghi, poi “zio” è entrato nello slang giovanile, “bella zio”, e ora i ragazzi chiamano “zio” me, che peso 105 chili, e J-Ax, che ne pesa 55. È una figura per cui nutrono rispetto e una certa complicità” ha infine concluso.