Un tesoro in casa (forse) e non saperlo: controlla se hai queste 3 monete delle vecchie lire, tra le mani potresti avere una fortuna.
Chi trova una lira, trova un tesoro. A volte ce l’abbiamo sotto il naso senza saperlo. I collezionisti numismatici sono pronti a follie pur di avere nella loro collezione le vecchie lire. Certo, tutto dipende da molti fattori, ma una controllatina non fa mai male.
Stato di usura, rarità delle monete, tiratura e commemorazione di un evento fa tutta la differenza di questo mondo, ma ci sono delle vecchie lire che valgono davvero una fortuna. Il vecchio conio può ancora regalare delle soddisfazioni remunerative enormi.
Di esempi ce ne sono a bizzeffe e non riguardano solo le monete, basti pensare alle mille lire del 1970, il suo valore ha superato i 500 euro arrivando a toccare quota 700. Qualche centinaio di euro in più per le 100 lire del 1955, la prima versione serie “Minerva”, in fior di conio. C’è anche chi supera il migliaio di euro.
Il 1947 per le vecchie lire è una data spartiacque, causa soprattutto la tiratura limitata delle due e delle dieci lire. Entrambe, attualmente, valgono molto, ma molto di più del loro valore. Nel particolare, la moneta da 2 lire, coniata per la prima volta nel 1861 durante il regno d’Italia, è passata per una serie di materiali che vanno dall’argento al nichel, fino ad arrivare all’italma, una lega a base di alluminio e magnesio.
La svolta dal 1946 al 1950, quando venne coniata la moneta da 2 lire con la spiga di grano sul lato dritto e nell’altro un aratore. Quella del 1947 è la più rara, con una tiratura di appena dodicimila esemplare. Anche per questo che il suo valore attuale parte da 450 euro (con un buono stato di conservazione) fino ad arrivare ai 1800 euro, se in fior di conio. Molto ricercate anche le 10 lire del 1946, anche qui con una tiratura molto bassa, 101mila esemplari, il suo valore arriva a 1.400 euro ma dipende sempre dal suo stato di conservazione. Volete il tesoro? Eccolo.
Si deve tornare nel 1947, quando furono coniate appena dodici mila esemplari delle 10 lire. Sono quelle con il celebre rametto di olivo da un lato, e un cavallo alato. Sono diventate un cimelio, una moneta davvero da collezione, in quanto introvabili: proprio grazie alla loro rarità possono raggiungere e superare, in base allo stato di conservazione i 4.000 euro.
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