Costituirà reato questa diffusa ripicca di coppia: ecco di cosa si tratta e quali sono i rischi secondo la Corte di Cassazione.
Avere un rapporto sentimentale, al giorno d’oggi, sembra più complesso del previsto. Sarà, come dice qualcuno, che le tentazioni sono molto più forti ed evidenti oggi, in particolare con i social network e le app di dating, ma appare vero che è difficile trovare quelle coppie durature nel tempo, che fanno da caposaldo e da riferimento per tante altre persone.
Si assiste, spesso e volentieri, a rotture totali di rapporti che sia per motivi futili, e sia per motivazioni molto più gravi, nascondendo sotto al tappeto relazioni extra che poi, una volta scoperte e venute alla luce, generano veri e proprio parapiglia. E capita, purtroppo, che quando una coppia si divide ci siano delle ripicche da parte di alcuni partner: ma ecco che la Corte di Cassazione ha decretato questo atteggiamento comune, come reato e spetta alla vittima un risarcimento.
Questa ripicca di coppia diventa un reato
La rottura di un rapporto è sempre un evento doloroso, che ognuno a proprio modo assimila e cerca di poter superare, con i propri tempi e i propri modi. Ci sono delle situazioni però, molto complesse dalla quale venir fuori. Alcuni rapporti sono definiti tossici, in quanto la loro inerzia porta alla totale alienazione, all’annullamento di sé stessi, ed è una condizione che, spinti purtroppo dall’amore, non si riesce bene ad identificare in tempo.
Quando si rompe un rapporto, possono capitare e protrarsi screzi tra i partner, fino a condurre uno dei due a delle ripicche, che sono più diffuse di quanto si possa pensare. Tra queste, c’è la richiesta di denaro affinché possano poi lasciarsi i due compagni. Sembra un’utopia, eppure per diversi motivi, questa condizione è abbastanza diffusa: ma ecco che la Cassazione ha giudicato come reato penale, in estorsione, questo atteggiamento.
Secondo l’articolo 629 del Codice penale, c’è un rischio di una multa che va dai 1.000 ai 4.000 euro, e una pena che può essere da i 5 ai 10 anni, per estorsione. Secondo la Corte di Cassazione, infatti, questi atteggiamenti sono una minaccia evidente, e che spesso sfociano anche in violenza, per costringere il partner a versare somme di denaro, affinché poi i due partner possano lasciarsi. Una costrizione praticamente coatta, che è di fatti un vero e proprio reato.
I rischi, quindi, sono estremamente elevati oltre che ad essere una pratica etica e morale decisamente fuori luogo. Fate attenzione anche ad ogni messaggio WhatsApp, il quale può essere impugnato per poter dimostrare l’illecito.