Un bonus sulla pensione che potrebbe rivelarsi una beffa. E’ la quattordicesima di luglio: soldi che per qualcuno sono a rischio
Un beneficio che potrebbe rivelarsi solo temporaneo. La quattordicesima per i pensionati è un bonus previsto dall’INPS. Ma non è per tutti. Spetta, per prima cosa, ha chi ha già compiuto i 64 anni di età. E’ necessario inoltre percepire una rendita che non superi l’importo di due volte il trattamento minimo, cioè quasi 1.200 euro al mese. Se si percepisce un importo maggiore il bonus non è previsto. In altre parole la ratio è quella di assicurare ai redditi molto bassi un sostegno ulteriore, in un regime di costi comunque contenuti. Per quanto riguarda l’età anagrafica i riferimenti sono chiari ed inequivocabili. Così come per la pensione che non dovrà superare la soglia limite di 1.198 euro al mese. Il 31 luglio 2024, la quattordicesima sarà liquidata sulla rata di pensione di luglio. Invece, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico dal 1° agosto in poi, il pagamento avverrà a dicembre 2024.
Non ci sono solo i limiti dell’età e dell’importo pensionistico mensile. Per avere diritto alla Quattordicesima mensilità il reddito complessivo del beneficiario non dovrà superare i 15.563,86 euro lordi annui. Per comprendere se quella soglia tassativa è realmente superata si deve tener conto dei redditi del beneficiario valevoli ai Irpef; vanno pertanto computati quelli da pensione, da lavoro e ogni iniziativa che produca reddito e sia fiscalmente rilevante, dunque soggetta ad imposta. Bisogna comunque tener presente che l’Inps eroga la Quattordicesima in via provvisoria, ma si riserva la possibilità di recuperare le somme indebitamente percepite dai beneficiari. Questo avviene quando i controlli dell’INPS evidenziano, successivamente, che il beneficiario non ne aveva diritto. E’ da tenere presente che i controlli dell’Inps non sono sempre possibili in tempo reale, in particolare per le prime erogazioni del beneficio.
E’ pertanto possibile che ricevere la Quattordicesima a luglio produca, in seguito, la richiesta di restituzione dell’indebito pagamento per errore.
Una cattiva sorpresa a fine anno
Riguardo ai redditi non derivanti dalla pensione e tuttavia rilevanti ai fini della Quattordicesima si deve tenere conto che non vanno computati i trattamenti di famiglia – ovvero le prestazioni di assistenza, erogate per la maggior parte dei casi dall’INPS stessa – le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, eventuali trattamenti di fine rapporto, competenze arretrate e le ormai rarissime pensioni di guerra. Come spiega l’Inps, la verifica dei requisiti è realizzata sui dati presenti nell’anagrafe tributaria di ciascun beneficiario.
L’istituto incrocia i dati con quelli dell’Anagrafe Tributaria e il controllo avviene sulle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti. Per l’ultimo ultimo anno di competenza fiscale le verifiche avverranno a novembre, quando saranno acquisite dall’INPS le informazioni derivanti derivanti dalle dichiarazioni dei redditi. La richiesta di restituzione della Quattordicesima riguarda mediamente un pensionato su sette ed avviene a dicembre.