Il traguardo della pensione ora è più facile. Ma ha un costo che dovrai pagare tu stesso, a rate, per fortuna.
L’età pensionabile sempre più incerta, il calo demografico costante e le traversie del lavoro. Non è mai sato così difficile come ora garantirsi la pensione del futuro, perchè lo Stato sociale è sempre più fragile e incerto e le variabili sono sempre molte. Tuttavia non è impossibile lavorare per tempo e garantirsi un approdo relativamente tranquillo per gli anni in cui avremo finito di lavorare. Ora anche lo Stato fornisce strumenti idonei per garantire una relativa tranquillità economica ai lavoratori di oggi.
Il vero problema sono i buchi contributivi, ovvero quei passaggi a vuoto – pochi o tanti – nella nostro percorso lavorativo che mettono a repentaglio e dura prova la possibilità di pensione futura. Colmare quei “buchi” – quando non si è lavorato o, non meno spesso, quando si è lavorato in nero – resta fondamentale per assicurarsi il diritto ad una futura tutela. Ebbene, non è un problema irrimediabile ed esistono metodi leciti per ovviare ad essi.
Sono leciti, questi metodi perchè Legge di Bilancio 2024 introduce una valida opportunità per i lavoratori che rientrano nel sistema di contributivo. Grazie alla procedura di riscatto ora è possibile riscattare i periodi senza versamenti previdenziali, fino a un massimo di cinque anni. E’ i rimedio più a adatto per i lavoratori che, per l’irregolarità dei propri impieghi, non sono riusciti loro malgrado versare contributi in modo continuativo.
Il riscatto dei vuoti contributivi oltre a colmare i vuoti può permettere al lavoratore di anticipare l’età di pensionamento: un’opportunità straordinaria e risolutiva per coloro che possono così raggiungere un duplice obiettivo: crearsi un futuro e riuscire ad ottenerlo subito.
L’opportunità da parte dei lavoratori era stata, inizialmente introdotta nel 2019. Valutata la necessità del provvedimento è stato prorogato più volte e, grazie alla Legge di Bilancio 2024, ora è ha portata di mano anche per il biennio 2024-2025. E’ in questo modo consentito ai lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti iscritti a casse previdenziali obbligatorie di coprire i periodi malinconicamente privi di contributi, calcolando gli importi dovuti sulla base dell’aliquota contributiva in vigore al momento della richiesta.
I periodi riscattabili possono includere anche intervalli discontinui di tempo, purché il totale non superi i cinque anni. Un avvertimento da non sottovalutare per il buon fine dell’operazione: i periodi contributivi devono essere completamente privi di altra copertura contributiva, neanche figurativa.
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