C’è un momento di incertezza nella proroga della scadenza per la quinta rata della Rottamazione. E non dovete commettere un errore
La proroga al 15 settembre è stata inserita dal Governo Meloni nel decreto correttivo del concordato preventivo biennale. Tuttavia, il decreto non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ragion per cui a oggi rimane la scadenza del 5 agosto per pagare la 5° rata della rottamazione delle cartelle.
Un momento di incertezza
Non è la prima volta che una proroga entra in vigore al ridosso della scadenza originaria o addirittura dopo che è passata. L’ufficialità dovrebbe arrivare entro il 5 agosto, attenzione però non si tratterà di una remissione in bonis per tutti. Vediamo chi nello specifico potrà sfruttare la proroga della 5° rata della rottamazione delle cartelle. Alla nuova pace fiscale hanno aderito migliaia di contribuenti. Infatti, rispetto alle precedenti rottamazioni delle cartelle questa era la più conveniente sanatoria delle cartelle.
Rispetto agli importi indicati nella cartella il contribuente deve pagare: l’imposta, la tassa o il tributo indicato nella cartella; le spese di rimborso per le procedure esecutive; le spese di notifica della cartella di pagamento;
gli interessi di dilazione al 2% in caso di richiesta di rateazione delle somme dovute in seguito alla sanatoria.+
Sono invece annullate: le sanzioni collegate alla maggiore imposta dovuta nell’atto; gli interessi anche riferiti alla ritardata iscrizione a ruolo; le somme aggiuntive ai crediti previdenziali e la riscossione. Nonostante i vantaggi, in molti non sono riusciti a rispettare le prime scadenze. Inizialmente era previsto che il pagamento delle somme dovute per la pace fiscale doveva essere effettuato: in unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, ovvero nel numero massimo di diciotto rate, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10 per cento delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, scadenti rispettivamente il 31 luglio (poi rinviata al 31 ottobre) e il 30 novembre 2023.
Dopo aver pagato le prime due rate le scadenze successive erano fissate al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Le prime 3 rate (31 ottobre, 30 novembre e 28 febbraio) sono state oggetto di proroga. Infatti, chi non aveva pagato alla scadenza originaria poteva risalire sul treno della sanatoria versando le rate entro lo scorso 20 marzo. Poi c’era da pagare la quarta rata al 31 maggio.
Cosa succede con la quinta rata
La 5° rata ha scadenza al 31 luglio. Si applicano i cinque giorni di tolleranza. Dunque il pagamento effettuato entro il 5 agosto sarà considerato tempestivo. Il Governo su suggerimento della Commissione bilancio del Senato ha previsto la proroga rottamazione-quater per la scadenza del 31 luglio. Infatti si parla di un rinvio al 15 settembre. Al 16 per la verità visto che il 15 cade di domenica. La nuova data è stata inserita nel decreto correttivo del concordato preventivo biennale. Tuttavia, il decreto non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Dunque a oggi rimane la scadenza del 5 agosto per pagare la 5° rata della rottamazione delle cartelle. A ogni modo, la proroga dovrebbe essere ufficializzata entro il 5 agosto. Detto ciò, potranno sfruttare la nuova scadenza solo chi a oggi ha pagato tutte le rate passate della sanatoria. Infatti non si tratta di una remissione in bonis che permette di risalire sul treno della pace fiscale pagando le vecchie rate più quella rinviata a settembre.
Solo chi è in regola con il pagamento delle prime 4 rate potrà pagare la 5° rata della rottamazione delle cartelle a settembre. Con addebito sul conto si rischia di stare fuori dalla proroga della rottamazione. Non si sa ancora nulla invece sulla rottamazione-quinquies. Possibile che la nuova sanatoria sia rimandata a settembre.