Poste, ora in molti possono lavorarci a vita

Lavorare a vita in Poste italiane. Non si tratta solo della speranza di un posto fisso: l’opportunità è più invitante che mai.

Si tratta di legarsi a un’azienda solida, con una lunga, lunga storia. Poste italiane è uno di quei luoghi familiari a tutti, e l’azienda ha un fortissimo legame con l’intera cittadinanza e una cultura aziendale rispettabile. E ora, i nuovi assunti da Poste italiane potranno associarsi a vita all’azienda. Tutto questo grazie a una nuova politica d’impiego consacrata all’intenzione di convertire il lavoro dei dipendenti part-time, freelance o con contratto a tempo determinato in un equivalente a tempo pieno.

Lavorare in Poste: più di 3.000 posti
Lavorare a vita in Poste Italiane con il full time equivalent (Foto: Pixabay\Ansa) – ecodibasilicata.it

In gergo si parla di contratti full time equivalent. Lavorare per Poste Italiane può offrire stipendi competitivi, ma soprattutto opportunità di crescita professionale e vari benefici (per esempio, assicurazione sanitaria e ferie pagate).
Per candidarsi, bisogna visitare il sito web di e cercare le posizioni aperte.

E presto i posti disponibili saranno più di 3.600. Non a tempo determinato o stage, come succede di solito. Poste ha infatti raggiunto un importante accordo con i sindacati per incrementare il suo organico. Perciò arriveranno 3.600 nuove assunzioni entro il 2024. Una buona notizia per i tanti italiani che cercano lavoro.

Poste italiane: nuove politiche per assunzioni a vita

L’accordo appena firmato verte sulle politiche attive e il turn-over su base triennale, da subito. E l’obiettivo concreto è un incremento di organico totale al netto delle sportellizzazioni di 3.615 lavoratori. Tutti full time equivalent ed entro il 2024.

Lavorare in Poste nel 2024
Poste, nuove assunzioni (Foto: Ansa) – ecodibasilicata.it

L’azienda ha siglato l’accordo con CISL, Slc CGIL, Uilposte, Confsal, Failp-Cisal e Fnc Ugl. Così come comunicato dalla società l’intesa accompagnerà il processo di evoluzione organizzativa aziendale per garantire, già nel triennio 2024-2026, nuove azioni occupazionali. Azioni pari ad almeno il 75% degli interventi di efficientamento definiti con l’uso dell’esodo volontario incentivato.

In parole povere, Poste Italiane cercherà di aiutare i suoi dipendenti ad andare prima in pensione per assumere giovani. Arriveranno oltre 3.600 nuovi lavoratori entro il 2024, escludendo, come anticipato, le attività allo sportello. Tutte le nuove assunzioni si baseranno su garanzie di maggiore stabilità e crescita del personale.

L’accordo prevede che i lavoratori siano full time equivalent, quindi Poste assumerà soprattutto a tempo indeterminato. Inoltre alcuni lavoratori part-time avranno l’opportunità di passare subito a un contratto full-time.

L’azienda ha tutto l’interesse di trovare forza lavoro stabile. Avere lavoratori “legati” a vita, per Poste italiane, significa poter avere la possibilità di migliorare tutti i servizi offerti e di sostenere la crescita dell’azienda. Così i sindacati hanno ottenuto l’innalzamento del turn-over dal 40 al 75% nel prossimo triennio. E poi hanno ottenuto anche possibilità di conversione a tempo pieno per tutti i part time presenti in azienda, sia volontari che involontari.