La tecnologia si è infiltrata in tutti i settori e quello del turismo invernale non fa eccezione. Le piste da sci cambieranno per sempre.
Tra le possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale una che sta emergendo a poco a poco è quella relativa agli sport invernali. Con centinaia di impianti di risalita da gestire e il personale stagionale non sempre disponibile la portata che può avere un aiuto artificiale non è da sottovalutare. Un esempio perfetto sono le cabinovie Leitner, comode e soprattutto automatiche.
Questi impianti non saranno privi di personale, che però sarà indirizzato a mansioni meno pesanti ed esposte rispetto a prima. Le telecabine non andranno più mosse manualmente ma regoleranno da sole la propria velocità con un sistema di riconoscimento degli sciatori. In base al numero di persone in coda l’impianto andrà più o meno veloce per agevolare la risalita rapida.
Un’altra funzione riguarderà il sistema di blocco dei motori tramite sensori caso uno degli sciatori scivoli o cada durante l’ingresso in cabina. Ma questo è solo un piccolo assaggio di quanto si prevede di fare entro circa 3 anni, ossia riuscire a collegare in un’unica rete ogni stazione sciistica. Dall’arrivo al parcheggio al momento dell’arrivo sulla pista, tutto gestito da un’IA.
La tecnologia potrebbe migliorare ogni aspetto delle piste da sci
Regolare l’afflusso degli sciatori all’impianto non è troppo complesso, o almeno è poco a confronto a come cambierebbe la manutenzione. Attraverso controlli eseguiti da telecamere intelligenti posizionate sulle piste da sci si potrebbe mappare quali zone rifornire di neve e che punti battere meglio. Automatizzare i gatti delle nevi almeno per ora non è sulla lista.
Persino i cannoni da neve saranno a breve dotati di sensori per controllarne il funzionamento in modo costante. Ogni volta che questi rileveranno un guasto l’IA manderà un avviso ai tecnici per far sì che il problema venga risolto il prima possibile. Allargando la gestione automatica alla logistica non si rischierà neanche più di restare senza pezzi di ricambio quando serve.
La tecnologia ha fatto passi da gigante anche sulle attrezzature sportive degli sciatori e degli snowboarder. Alla Coppa del Mondo di sci per esempio sono arrivati i caschi smart dotati di sensori per monitorare le condizioni fisiche di chi lo indossa per avvisare i soccorsi. Se li si allargasse ai dilettanti molti incidenti gravi potrebbero avere un esito diverso.