Il 2 giugno 2024 è previsto l’arrivo di un inatteso bonus per le pensioni: in tanti riceveranno dei soldi extra.
A ottenere l’aumento saranno anche i lavoratori. Quindi si parla di soldi in più in busta paga, cioè stipendi un po’ più alti e pensioni più corpose, e tutto questo grazie al 2 giugno. A gioire possono essere i lavoratori dipendenti, vale a dire quegli impiegati che saranno in grado di poter guadagnare più di ciò che spetta loro per un giorno di lavoro, perché in quel giorno non si dovrebbe lavorare. E cosa c’entra il 2 giugno? Be’, non è un giorno come gli altri: è la festa della Repubblica Italiana. Una festa nazionale istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana.
Si festeggia ogni anno il 2 giugno, perché proprio in quella data, nel 1946, il popolo italiano fu chiamato a esprimersi per il referendum istituzionale che proponeva il passaggio dalla monarchia alla repubblica. I lavorati devono stare attenti a tutte le feste. Anche a quelle che cadono di domenica, come nel caso del 2 giugno 2024. Esiste infatti una legge che li tutela e dà loro la possibilità di “recuperare” le ferie non godute.
Il 2 giugno capita di domenica, e i lavoratori dipendenti potranno incassare una sorta di straordinario. Soldi che assomigliano quindi a un bonus in busta paga, in quanto non hanno potuto godere di un giorno di festa. Per quanto riguarda le ferie non godute e la pensione, la situazione diventa un po’ più complessa. Una sentenza della Cassazione ha stabilito cosa dovrebbe succedere in caso di mancata fruizione delle ferie e dei riposi compensativi da parte del dipendente.
In questi casi, per la Cassazione, l’azienda potrebbe imporre al lavoratore la fruizione obbligata della festività mancata prima del pensionamento, e questo al fine di prevenire possibili richieste di pagamento dell’indennità sostitutiva. Molte aziende, però, non hanno problemi a versare l’indennità e pagare i contributi maggiorati.
Posto che le festività non godute si riferiscono ai giorni festivi che cadono di domenica (un giorno non lavorativo per la maggior parte dei lavoratori), l’indennizzo per chi lavora di domenica durante una festività è una conquista attiva già dal 1949. Si tratta di una vera e propria norma generica che si applica a tutte le festività non godute.
Ciò significa che i lavoratori dipendenti non devono fare alcuna richiesta per richiedere la maggiorazione dello stipendio. I soldi in più garantiti dal 2 giugno saranno caricati direttamente in busta paga. Con l’importo che ovviamente cambia a seconda dello stipendio che si percepisce mensilmente.
In genere, la maggiorazione per la giornata di ferie non goduta ammonta a un ventiseiesimo della retribuzione lorda mensile. Chi deve lavorare di domenica, beccherà molto di più. I lavoratori del settore del commercio potranno aver diritto di una maggiorazione del 30%. Quelli impiegati nella ristorazione avranno dal 20 al 25% in più. I lavoratori del settore multiserizi possono godere di maggiorazioni del 50%.
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