Le pensioni dei nonni possono essere percepite anche dai nipoti: le nuove regole dell’Inps hanno spiazzato tutti. vediamo cosa cambia.
L’Inps cambia le regole riguardo alle pensioni. Le nuove norme hanno spiazzato davvero tutti. Ora anche i nipoti potranno ricevere la pensione dei nonni. Analizziamo la situazione nel dettaglio.
Quando l’Inps diffonde una nuova circolare, tutti tendiamo a temere il peggio. Temiamo, infatti, che l’Istituto di Previdenza Sociale comunichi qualche nuovo taglio sugli assegni o altre notizie che non vanno a vantaggio dei contribuenti. Per questa ragione la novità recentemente comunicata ha spiazzato davvero tutti: ora anche i nipoti potranno ricevere la pensione dei nonni.
Una svolta decisamente singolare. Fino ad oggi, infatti, la pensione di reversibilità poteva essere fruita unicamente dai coniugi oppure dai figli in situazioni particolari. Al massimo la pensione ai superstiti poteva spettare ai genitori del defunto o in alternativa a fratelli e sorelle. Sempre a patto che vengano soddisfatte determinate condizioni. La nuova circolare dell’Inps ora estende il diritto anche ai nipoti a ricevere la pensione dei nonni in caso di decesso.
La pensione dei nonni spetta ai nipoti: svolta clamorosa dell’Inps
Svolta epocale dell’Inps. La nuova circolare ha stupito tutti: ora la pensione di reversibilità dei nonni potrà essere fruita anche dai nipoti. Vediamo cosa succederà a breve.
Nell’ormai lontano 1999, una sentenza della Corte Costituzionale, aveva già stabilito che i nipoti minori di 18 anni, se sono a carico dei nonni, devono essere equiparati ai figli anche nel caso in cui i genitori siano vivi ma non siano in grado di provvedere economicamente ai propri figli.
Pertanto già nel 1999 era stato riconosciuto il diritto di ricevere la pensione di reversibilità dei nonni. I nipoti minorenni a carico dei nonni al momento del decesso, avevano, quindi, diritto al 70% dell’importo dell’assegno previdenziale. Ciò, sempre secondo la sentenza della Corte Costituzionale, doveva valere non solo per i nipoti minorenni ma anche per i ragazzi fino a 26 anni in caso di studenti universitari.
Sembra incredibile ma l’Inps si è adeguata a questa sentenza solo dopo 25 anni. Infatti, fino ad oggi, l’Istituto di Previdenza Sociale non aveva mai riconosciuto l’assegno di reversibilità ai nipoti. Ora dovrà farlo e con tanto di arretrati. Gli arretrati, tuttavia, riguarderanno fino ad un massimo di 5 anni addietro perché oltre tale limite c’è la prescrizione.
Da ora in avanti, in caso di morte dei nonni, anche i nipoti potranno dunque ricevere la pensione di reversibilità purché vengano soddisfatte queste condizioni:
- i nipoti devono essere minorenni;
- oppure devono avere massimo 26 anni e studiare all’Università;
- oppure, indipendentemente dall’età, devono avere un’inabilità al lavoro certificata.
Per ricevere l’assegno di reversibilità non è necessario che i nipoti vivessero con i nonni.