Buone notizie per moltissimi pensionati italiani: arriva un aumento sull’assegno mensile. Per ottenerlo occorre fare domanda.
In Italia ci sono circa 18 milioni di pensionati che, ogni mese si recano agli sportelli postali per ritirare il proprio assegno o, in altri casi, se lo fanno accreditare direttamente su conto corrente postale o bancario. Si tratta di persone che hanno lavorato per decenni e che, finalmente, dopo anni di duro lavoro, si sono goduti il meritato riposo.
Il sistema previdenziale italiano è molto complesso e, dagli anni ’90 ad oggi si basa sul regime contributivo: si può raggiungere la pensione di vecchiaia con almeno 20 anni di contributi ed il raggiungimento di 67 anni di età. Molti pensionati, per il 2024, posso anche avere un aumento sulle pensioni ricevendo degli arretrati: per ottenerli devono presentare apposita domanda.
Molti pensionati italiani hanno diritti inespressi: si tratta di prestazioni previdenziali a cui i pensionati hanno diritto, ma che non vengono erogate automaticamente dall’INPS perché non sono state espressamente richieste. Questi diritti possono riguardare diverse voci come la quattordicesima; maggiorazioni sociali; integrazioni del trattamento minimo, pensione di cittadinanza etc.
Per verificare se si hanno diritti inespressi è possibile controllare il modello Obis M o rivolgersi ad un Caf o Patronato. Il modello Obis M, che viene inviato dall’INPS a tutti i pensionati, riporta tutti i dati relativi alla pensione in pagamento, compresi i diritti inespressi già riconosciuti. I Caf e i Patronati, invece, offrono assistenza gratuita per il calcolo dei diritti inespressi e per la presentazione delle domande all’INPS.
Per richiedere i diritti inespressi, è necessario presentare una domanda all’INPS. Tale domanda può essere presentata online sul sito web dell’INPS, utilizzando il servizio “Telemaco”; tramite Caf o Patronato o, ancora, è possibile presentare la domanda anche presso gli sportelli INPS, previa prenotazione.
I diritti inespressi si prescrivono dopo 5 anni. Ciò significa che è possibile richiedere i diritti inespressi solo per gli anni non ancora prescritti. Per il 2024, non sono state introdotte novità specifiche riguardanti i diritti inespressi. Le regole per il loro riconoscimento e la loro prescrizione rimangono le stesse degli anni precedenti.
È consigliabile, per i pensionati, controllare periodicamente il modello Obis M per verificare se si hanno diritti inespressi. Ricordiamo, poi, che è importante presentare la domanda per il riconoscimento dei diritti inespressi entro i termini di prescrizione. Per una consulenza specifica è sempre opportuno rivolgersi a un professionista qualificato.
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