La pensione anticipata è stata modificata dalla Legge di Bilancio. Scopriamo quali sono i nuovi paletti da rispettare sul cumulo di redditi.
I lavoratori sono curiosi di sapere quando possono accedere alla pensione anticipata e qual è il cumulo di redditi che dà diritto al trattamento. Ci sono importanti novità per il 2024, scopriamo i paletti imposti dall’INPS.
Il traguardo della pensione non significa per tutti godere del meritato riposo. Alcuni cittadini per necessità o volontà devono o desiderano continuare a svolgere un’attività lavorativa anche dopo il pensionamento. Non sempre è possibile specialmente con riferimento alla pensione anticipata. Parliamo degli scivoli che permettono di lasciare il lavoro prima del compimento dei 67 anni di età (pensione di vecchiaia) rispettando, però, requisiti anagrafici e/o contributivi stringenti più altre condizioni particolari.
L’INPS, ad esempio, impone delle limitazioni con riferimento al cumulo di redditi mentre si percepisce il trattamento previdenziale in regime di pensione anticipata. Per Quota 100 e Quota 102 l’ente ha stabilito il divieto di cumulo della pensione con redditi da lavoro dipendente e autonomo. In questo modo si vuole preservare il già precario equilibrio del sistema previdenziale. Per Quota 103 ci sono altre direttive?
Pensione anticipata: c’è la possibilità di cumulo con Quota 103
Quota 103 è lo scivolo che permette di andare in pensione nel 2024 al compimento dei 62 anni di età e con 41 anni di contributi maturati. La misura è stata modificata dalla Manovra. Sono state allungate, infatti, le finestre di decorrenza arrivando a sette mesi per i dipendenti privati e nove mesi per i dipendenti pubblici. In più è stato introdotto il sistema di calcolo contributivo per tutti i lavoratori, indipendentemente dall’aver versato contributi prima del 1996.
E come se tutto questo non fosse sufficiente è stato fissato il limite massimo del trattamento a quattro volte il minimo (2.394,44 euro). Per quanto riguarda il cumulo anche per Quota 103 valgono le stesse regole di Quota 100 e Quota 102. Il beneficiario non può svolgere attività lavorativa fino alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia a meno che non si tratti di un’attività autonoma occasionale con redditi entro i 5 mila euro lordi all’anno.
Non solo, Quota 103 può essere cumulato con i redditi da lavoro agricolo occasionale per un massimo di 45 giornate all’anno. Chi viola la normativa vedrà sospendere le erogazioni della pensione fino al termine dell’attività lavorativa o fino al compimento dei 67 anni. Attenzione, dunque, allo scivolo scelto per il pensionamento se si ha intenzione di continuare a lavorare mentre si percepisce il trattamento.