In che modo è possibile andare in pensione a 65 anni e con 20 di contributi versati? La procedura poco conosciuta.
Tutti sanno che l’accesso alla pensione ‘piena’ è vincolato ad un requisito anagrafico, ovvero i 67 anni di età, e ad un minimo di contributi versati, ovvero 20 anni. Ciò nonostante vi sono anche alcune possibilità ‘alternative’ per riuscire a fermarsi prima del tempo ma si tratta di procedure e regole poco conosciute dai contribuenti e che, dunque, non vengono sfruttate quando sarebbe possibile farlo.
Una di esse, ad esempio, consente di fermarsi ben prima del tempo ovvero a 65 anni e con solo 20 anni di contributi previdenziali versati. Scopriamo che cosa prevedono le norme in vigore in tal senso ed in quali casi specifici è possibile sfruttare questa preziosa opportunità per godere prima del tempo del meritato riposo.
Non di rado potrebbe capitare di trovarsi da anni senza lavoro pur avendo versato più di 20 anni di contributi. Ed in tanti si chiedono se sia possibile accedere a forme pensionistiche ‘alternative’ a quella prevista dai 67 anni come ad esempio il trattamento pensionistico anticipato contributivo. Effettivamente vi sono soggetti che in virtù della loro condizione specifica nel merito di età e contribuzione, potrebbero avere diritto ad ottenere la pensione ma occorre capire quali sono gli altri requisiti da rispettare di anno in anno.
Nel caso dell’anticipata contributiva infatti erano richiesti 64 anni, 20 di contributi il primo dei quali versato non prima del 1° gennaio 1996. Ma anche un importo della pensione, alla data di liquidazione, non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale (1.409,16 euro). E proprio l’ultimo requisito ha impedito a molti di ottenere la pensione. Per il 2024 l’importo minimo è passato a 3 volte l’assegno sociale (a parte per le donne con un figlio, mentre per quelle con due è passato a 2,6 volte) che nel frattempo è aumentato.
Va da sé che una lavoratrice con due figli nel 2023 non ha avuto accesso alla pensione anticipata a causa dell’importo minimo, potrebbe riuscirci nel 2024 data la riduzione dell’importo minimo richiesto che passa a 1.389,47 euro mensili. Proprio questa differenza potrebbe andare a determinare il diritto alla pensione a 65 anni, peraltro con un coefficiente di trasformazione del montante contributivo più vantaggioso rispetto a quello previsto per chi si ferma a 64 anni.
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