Continuare a pensare a una cosa è un pessimo segnale che può indicare la presenza di un disturbo molto serio.
Ci sono dei momenti in cui la nostra testa è tutto un rimuginare di pensieri neri e di preoccupazioni che sembrano aver messo radici nella mente. Pensieri continui che girano come in tondo e non smettono di prospettarci per il futuro avvenimenti tristi, lasciando dietro di sé (e in noi) un senso di oppressione e angoscia.
Il processo che abbiamo descritto ha un nome e un cognome: rimuginazione mentale. Questo processo non è altro che concentrare la propria attenzione su pensieri ripetitivi e negativi focalizzati su una situazione o un’idea che ci mette a disagio. E quel che è peggio è che continuare a rimuginare ci infila a imbuto in un vicolo cieco.
Continuare a pensare a cose negative infatti non ci porta da nessuna parte: non si trovano soluzioni o vie d’uscita quando si è imboccata questa strada. Un po’ come un cane che si morde la coda, chi tende a rimuginare in maniera continua, senza sosta, corre un rischio maggiore di soffrire di seri disturbi.
Quando continuare a pensare continuamente a una cosa può essere indice di un grave disturbo
Rimuginare di continuo porta a concentrarsi solo sui problemi e sui sentimenti negativi ad essi associati. Facile così cadere in disturbi come depressione o ansia, finendo per precipitare in un vortice di negatività, pessimismo e pensieri distorti che non fa altro che peggiorare le cose.
Chi soffre di rimuginazione mentale tende a concentrarsi su un pensiero fisso e si sente peggio di prima. Tipica è anche la sensazione di blocco mentale che porta a non prendere mai decisioni. La rimuginazione mentale spesso si accompagna a ansia, depressione, disturbi alimentari.
Non solo: pensare continuamente a cose negative è un’attività che può essere collegata anche a un disturbo ossessivo-compulsivo all’origine di pensieri intrusivi e ossessivi che possono portare a adottare comportamenti compulsivi per cercare di allontanare il disagio provocato da questi stessi pensieri.
Anche chi è affetto da disturbo post-traumatico da stress (PTSD) tende a indugiare spesso su ricordi traumatici e fa fatica a rimuovere questi pensieri continui. Non è per nulla facile liberarsi dalle rimuginazioni mentali. Cosa fare quando le ruminazioni stanno per sopraffarci? La cosa migliore è chiedere aiuto a uno psicoterapeuta o a uno psicologo professionista che potrà aiutarci a individuare la causa e a risolvere questo problema.