Neve, freddo e gelo stanno per abbattersi sull’Italia. La rottura del Vortice Polare porterà a vivere un Natale caratterizzato da temperature sottozero. Gli esperti non hanno dubbi: massima attenzione alle previsioni
Prepararsi al grande freddo! Questo è l’allarme che hanno lanciato diversi meteorologi, allertati dall’improvvisa rottura del Vortice Polare.
La conseguenza sarà il calo drastico sottozero delle temperature, con l’arrivo su gran parte dell’Italia di neve e gelo.
Gli effetti di questo deciso cambio di clima si inizieranno ad avvertire a breve e porteranno a vivere un Natale particolarmente gelido, soprattutto nei giorni che precedono le festività.
Quello che siamo chiamati a vivere quest’anno sarà molto probabilmente un mese di dicembre caratterizzato da basse temperature, neve a bassa quota e tanto freddo in Italia.
Queste, quantomeno, sono le tendenze registrate dai meteorologi, intenti a produrre delle previsioni in vista del Natale.
Ad avere un forte impatto saranno infatti gli effetti provocati dall’improvvisa spaccatura del Vortice Polare, figura atmosferica che finisce spesso con il condizionare le ondate di freddo e neve durante la stagione invernale.
Stiamo parlando di una struttura ciclonica che può essere paragonata a un immenso lago gelido, nel cui centro è raccolta tutta l’aria fredda prodotta continuamente sulla calotta artica.
Quest’aria gelida riesce però spesso a trovare uno sfogo attraverso i centri depressionari che si dirigono a Sud della Terra, finendo così per abbattersi anche sull’Italia, provocando maltempo e un drastico calo delle temperature.
Un fenomeno che quest’anno promette di essere particolarmente aggressivo.
Il Vortice Polare non mantiene infatti un comportamento sempre uguale e ogni variazione può avere effetti diversi anche sull’Italia.
Quando il Vortice Polare, per esempio, si mantiene forte e compatto, il freddo e il gelo restano al Polo Nord, permettendo così all’Italia di vivere un clima maggiormente stabile e sereno, caratterizzato da alta pressione e aria mite.
Al contrario, quando il Vortice Polare va in crisi e si indebolisce, l’effetto naturale è una discesa sullo Stivale di temperature particolarmente fredde e clima instabile.
Può capitare infatti che il Vortice finisca con il dividersi letteralmente in due o più parti, muovendosi così verso Sud con il suo bagaglio di aria gelida. Quando il Vortice Polare si spacca, crescono quindi decisamente le probabilità che ondate di freddo raggiungano anche l’Italia.
Ciò avviene quando ondate più calde riescono a rompere il Vortice Polare, attraverso quell’evento che gli esperti chiamano tecnicamente Split del Vortice Polare.Esattamente ciò che pare essersi verificato quest’anno.
Nelle prossime settimane le previsioni dunque annunciano un calo drastico delle temperature in tutta Italia.
Una tendenza che inizierà a registrarsi a ridosso del Ponte dell’Immacolata, ovvero fra giovedì 7 e venerdì 8 dicembre.
Va infatti detto che alle latitudini polari le temperature sono già crollate ben al di sotto dello zero nelle scorse settimane, quando si sono registrati anche -30°C in Norvegia e in Finlandia.
Questa situazione ha quindi favorito la formazione dell’immenso lago gelido che ora è pronto ad abbattersi anche sul Belpaese.
In vista dell’avvento del Natale e del Capodanno, i meteorologi si sono messi già all’opera per provare a effettuare delle previsioni climatiche per le prossime festività natalizie.
Ovviamente, stabilire con certezza con così largo anticipo quale sarà il meteo in Italia tra il 25 dicembre e il 1° gennaio è praticamente impossibile, ma le tendenze fanno capire che nelle prossime settimane vivremo una situazione climatica abbastanza anomala.
Per provare a tracciare una tendenza sul lungo periodo, i meteorologi di Meteo.it si sono affidati, per esempio, alle cosiddette mappe stagionali, nel tentativo di predire già da ora quale sarà verosimilmente l’andamento meteorologico su vaste scale areali.
Per farlo si sono affidati alle rilevazioni prodotte dal Centro Europeo per la Previsione Meteorologica a Medio termine, leader del settore in Europa e con una nuova sede in Italia, più precisamente nella città di Bologna.
Ciò che è emerso è che le settimane che precederanno il Natale saranno quelle caratterizzate dal più marcato abbassamento delle temperature.
Qualora le previsioni dovessero essere confermate, gli italiani dovrebbero affrontare almeno tre settimane di temperature sotto la media, già a partire dal Ponte dell’Immacolata.
Questa condizione dovrebbe colpire soprattutto il Centro Nord, dove si alterneranno brevi pause asciutte e soleggiate, interrotte poi bruscamente da masse d’aria particolarmente fredde e instabili, in discesa sia dal Polo Nord che dalla Russia e caratterizzate da temperature, come detto, inferiori alle medie climatiche stagionali.
Per questo motivo, nelle prossime settimane i meteorologi si aspettano frequenti precipitazioni, con il rischio di nevicate fino a bassissima quota.
Già a partire dal Ponte dell’8 dicembre, l’Italia e l’Europa registreranno fasi di maltempo, con le correnti in discesa dal Polo Nord che andranno a interagire con il flusso umido atlantico, alimentando così cicloni e perturbazioni.
Le conseguenze probabili saranno neve in pianura al Nord e pericolosi nubifragi al Centro-Sud.
Ma non è finita qui. Dopo settimane di grande gelo, tra Natale e Capodanno potrebbe verificarsi una netta svolta.
Studiando quanto rilevato dai principali modelli atmosferici, i meteorologi hanno notato che a fine mese l’alta pressione dovrebbe guadagnare di nuovo lo spazio perduto in questo avvio di dicembre, portando a un innalzamento delle temperature tra il 25 dicembre e il 1° gennaio.
Stando agli ultimi aggiornamenti, il campo anticiclonico dovrebbe ricevere sia contributi oceanici che subtropicali, ovvero quelli che caratterizzano l’ormai famigerato anticiclone africano di cui sempre più spesso si parla.
Qualora questa situazione si verificasse realmente, come sembra molto probabile al momento, al grande freddo e al maltempo delle prime tre settimane di dicembre seguirà una fase di maggiore stabilità atmosferica.
Ciò significa più Sole e, soprattutto, temperature in aumento in tutta Italia, dove il clima dovrebbe tornare sopra la media termica nell’intera penisola.
È bene ricordare che, per ora, si parla però solamente di tendenze e non di vere e proprie previsioni meteo, motivo per cui non è ancora possibile stabile con certezza se i giorni di intervallo tra Natale e Capodanno saranno realmente i più caldi del mese.
Qualora si volessero fare dei programmi in tali date magari per una settimana bianca low cost, il consiglio è sempre quello di consultare le previsioni meteo nei giorni appena precedenti a un’eventuale partenza, così da poter valutare dati sicuramente più aggiornati e sicuri.
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