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Natale tra cultura e bellezza nei musei italiani: ecco le mostre imperdibili di Dicembre

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Caterina Fagiani

L’Italia è il Paese della cultura e ogni giorno lo dimostra. Grazie alle mostre di dicembre, si potrà passare il Natale in mezzo all’arte.

Chi ha deciso di passare il Natale in modo alternativo, evitando di ripetere la solita routine annuale, ma iniziandosi alla cultura e all’arte che il nostro Paese offre, è capitato nel posto giusto. In questo articolo, infatti, andremo a scoprire tutte le mostre, in corso a dicembre, ubicate in tutto il territorio italiano.

Le mostre di dicembre in Italia: quali non perdere (ecodibasilicata.it)

Se siete stanchi del solito cenone tra parenti, obbligati a salutare cugini di ventesimo grado, di cui non sapevate nemmeno l’esistenza, è arrivato il momento di cambiare, di orientarsi verso qualcosa di nuovo, che trasmetta bellezza, storia, cultura e conoscenza allo stesso tempo. Tuffarsi in nuove avventure, esplorando l’arte, conoscendo nuovi stili e nuovi artisti, è una delle cose migliori al mondo.

Le mostre in corso a dicembre, in Italia, che valgono la pena di essere viste

Se avete sempre sdegnato l’arte, è giunta l’ora di rivalutarla. Se, invece, ne siete sempre stati appassionati, conoscete già il valore di questa meraviglia e non vedrete l’ora di recarvi in queste mostre, per visitare la cultura ed immergervi in ogni forma di essa. In tutta Italia, a Natale, anche i musei si illuminano, omologandosi alla magia di questa festività e portando dei regali speciali a tutti coloro che amano l’arte. Dalla scultura alla fotografia, da Nord a Sud.

Anish Kapoor davanti alla sua opera, posizionata all’esterno della stazione della metropolitana di Monte Sant’Angelo a Napoli (Credits: Ansa) (ecodibasilicata.it)

Firenze è già di per sé una città d’arte, emblema del Rinascimento e del mecenatismo. A Palazzo Strozzi, per la prima volta, le porte si aprono ad Anish Kapoor, scultore britannico di origine indiana ed ebreo irachena. Con la sua arte indaga temi attuali, come l’androgino, la dicotomia tra femminile e maschile, il rito e la sessualità, attraverso ricerche degli anni Sessanta, come l’arte povera, riadattandoli nelle sue sculture in granito, calcare, marmo, legno e gesso, creando oggetti dalle forme enigmatiche e spiazzanti.

Protagonista del Natale, nella città di Genova, sarà la famosa artista Artemisia Gentileschi, di scuola caravaggesca. Una delle rare donne del passato prese in considerazione dalla storia dell’arte, perché nell’Italia del diciassettesimo secolo, riuscire a spiccare, come donna artista, era un vero e proprio miracolo, che Artemisia Gentileschi ha compiuto, in un mondo dominato dal sesso maschile. Simbolo del femminismo, rappresentava le sue eroine bibliche e nei suoi dipinti rifletteva le sue vicende personali, come il desiderio di vendetta verso il suo stupratore.

“Il bacio” di Francesco Hayez. Ultima versione del 1867 (Credits: Ansa) (ecodibasilicata.it)

Al GAM della città esoterica di Torino, arriva Francesco Hayez, pittore divenuto celebre grazie al suo dipinto di fama mondiale, in cui viene rappresentato un bacio appassionato, simbolo dell’amore romantico e profondo, pieno di pathos e talmente drammatico e forte, in cui si è disposti a morire. Realizzato nella sua prima versione nel 1859, tre mesi dopo l’ingresso trionfale a Milano di Vittorio Emanuele II e Napoleone III; un simbolico bacio tra le due Nazioni, unite per liberare il regno Lombardo Veneto, dalla dominazione austriaca.

Nella seconda versione, del 1861, qualcosa cambia, per simboleggiare l’indipendenza che l’Italia riuscirà a raggiungere, senza l’aiuto di nessun altro Paese, contestando gli accordi tra il governo francese e quello austriaco. Nella terza versione del 1867, torna ad essere come il precedente, mostrando un dettaglio, principale nella seconda versione, in terra, vicino ai due amanti.

Alcune foto dell’artista polacco David Seymour – Credits: Ansa – (ecodibasilicata.it)

Venezia, città fantastica e unica, che merita di essere visitata e vissuta al di là delle mostre, accoglie la fotografia di David Seymour, uno tra i fondatori di Magnum Photos. Duecento saranno i pezzi esposti, tra fotografie, documenti, lettere e riviste d’epoca. Tra le 150 foto messe in mostra, dell’artista polacco, situate cronologicamente dal 1935 al 1956, mostrano i reportage di Seymour, nella Francia del 1936, la Guerra Civile spagnola, l’Europa del secondo dopoguerra, il progetto Children of War del 1948, commissionato dall’UNICEF e dedicato a tutti gli orfani di guerra. A questi, sono aggiunti ritratti di importanti personalità e un nucleo di foto realizzate nella città che ospita la mostra, la Serenissima Venezia.

A Padova, saranno ospitati i pittori francesi, a ridosso della vigilia di Natale, con una mostra dedicata ai French Moderns. Da Monet a Matisse, l’arte moderna francese e le sue grandissime personalità che hanno raggiunto una fama internazionale, che dura ancora tutt’oggi, grazie alle loro fantastiche opere innovative, rivoluzionarie e simboliche. In arrivo nella città veneta di Padova, direttamente dal Brooklyn Museum di New York City, negli Stati Uniti d’America.

Caterina Fagiani

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