Decidere tra acquistare una casa con un mutuo o affittare un immobile è una scelta non facile, ma ora il mutuo offre vantaggi significativi.
Il cambio della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea con particolare riguardo al costo del denaro sta rendendo le rate dei mutui più convenienti. Uno scenario che sembra andare nella direzione di una decisa schiarita dopo che per troppo tempo si era temuto il peggio.
Non c’è una soluzione univoca ai problemi complessi: la scelta se acquistare o meno una casa può dipendere da molte variabili: diponibilità economica a lungo termine, desiderio d’investire, progetti a breve o medio termine e sostenibilità economica. Dunque l’acquisto non è sempre la soluzione ideale. Tuttavia al netto delle considerazioni e delle scelte strettamente personali la scelta del mutuo oggi appare tutt’altro che ragionevole, e cercheremo in breve di capire perché.
Chi dispone di una stabilità economica e prevede di rimanere nello stesso luogo a lungo può trovare nella casa di proprietà un investimento redditizio e sicuro. Al contrario, chi necessita di mobilità e preferisce evitare impegni finanziari a lungo termine può optare per l’affitto, beneficiando della flessibilità e della minore responsabilità che questa soluzione offre.
Il punto di svolta è dato dal fatto che negli ultimi mesi il mercato dei mutui in Italia – e dunque il mercato immobiliare in senso lato, perchè le ricadute sono state quasi immediate ed inevitabili – ha registrato una significativa riduzione dei tassi di interesse. Le banche hanno anticipato il taglio dei tassi della BCE, avvenuto a giugno, questo ha portato ad una diminuzione significativa nel costo delle rate mensili, e dunque del finanziamento nel suo complesso. Questo fenomeno ha reso il mutuo un’opzione più competitiva rispetto all’affitto in molte zone delle principali città italiane.
L’andamento dei prezzi su una citta come Milano può ben chiarire le tendenze del mercato immobiliare. Ebbene la curva appare decisamente in calo, con il costo dei mutui che comincia a diventare competitivo, e dunque vantaggioso rispetto al mercato degli affitti. Sono i primi cenni di una tendenza che, se consolidata, renderà presto il mercato immobiliare pienamente recettivo riguardo al cambiamento delle politica monetaria in corso e, in alcuni casi, perfino incline ad anticiparla nel medio e breve periodo.
Cosa significa questo in definitiva? Immobili acquistabili con minor esborso di denaro da parte degli acquirenti che potranno anticipare meno denaro per l’acquisto ed ottenere prestiti per il restante valore dell’immobile a condizioni più vantaggiose, e non solo. Un mercato reattivo e dinamico porta inevitabilmente ad ampliare le offerte, moltiplicando le opportunità di acquisto anche per i potenziali acquirenti.
In generale il mercato immobiliare riceve un salutare incentivo all’investimento e al rischio, perché l’aumento della vendite riduce i rischi di insolvenza e di cattivo esito delle operazioni immobiliari.
Non è solo l’aspetto economico a consigliare l’acquisto; sussistono anche aspetti culturali e psicologici. In Italia la proprietà immobiliare è vista come un investimento concreto, dal peso specifico rilevante e che può essere trasmesso, come base d’investimento, alle future generazioni.
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