Multe, quando puoi davvero non preoccuparti più di pagarle

Multe che ti hanno rovinato la giornata e puoi finalmente cestinare. Quanto devi attendere per non pensarci più.

Le multe per infrazioni al Codice della Strada sono una delle principali cause che portano i contribuenti a problemi con cartelle esattoriali, Agenzia delle Entrate Riscossione, avvisi di pagamento, ecc.

Queste multe possono essere inflitte dalle Forze dell’Ordine durante un controllo ordinario, trovate sul parabrezza per parcheggi o soste irregolari, oppure inviate a casa dei contribuenti per infrazioni rilevate a distanza tramite apparecchi come autovelox e T-red del semaforo.

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Subire una multa può essere un grave problema – Foto: Ecoibasilicata.it

 

Il problema della tempistica

Soprattutto per le multe a distanza, le regole che le autorità devono rispettare sono molto precise e, in alcuni casi, possono rendere non pagabili le multe anche se l’infrazione è stata effettivamente commessa. Se la multa è diventata una cartella esattoriale, è possibile verificare tutto nell’area riservata ai servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, accessibile con credenziali come SPID. Nell’atto saranno presenti anche i richiami a precedenti comunicazioni inviate al contribuente prima dell’ultima notifica.

Se la multa è diventata una cartella esattoriale, è possibile verificare tutto nell’area riservata ai servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, accessibile con credenziali come SPID. Nell’atto saranno presenti anche i richiami a precedenti comunicazioni inviate al contribuente prima dell’ultima notifica.

Questi dati sono fondamentali per approfondire il caso specifico e verificare se esistano opportunità di richiamare la prescrizione delle cifre iscritte a ruolo. Anche per le multe stradali, le tempistiche sono importanti

A cosa bisogna dare importanza

Il termine per la notifica della multa per una violazione al Codice della Strada non comminata in tempo reale è di 90 giorni. Le autorità hanno 3 mesi dalla data dell’infrazione per comunicarla al diretto interessato, termine che sale a 360 giorni se l’infrazione è commessa da un residente fuori dall’Italia.

La notifica della multa è solitamente spedita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. E la data di spedizione è quella che conta per la verifica dei 90 giorni. Una multa inviata dopo i 90 giorni è da ritenersi nulla. Così come nulli sono tutti i provvedimenti successivi come avvisi di pagamento, ingiunzioni o cartelle esattoriali.

Tuttavia, le autorità possono comunque inviare avvisi e cartelle esattoriali anche per multe inizialmente inviate oltre i termini prestabiliti. L’annullamento dell’atto non è automatico; il diretto interessato deve impugnare l’atto davanti al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica.

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E’ facile trovarsi con il portafoglio vuoto dopo aver pagato – Foto: Ecodibasilicata.it

 

Se il contribuente non impugna l’atto entro i 30 giorni successivi alla notifica, l’atto diventa definitivo. E la sanzione amministrativa deve essere pagata anche se originariamente era prescritta. Se passano 5 anni senza che vi sia stato alcun altro atto di sollecito dopo la notifica del verbale iniziale, la multa cade in prescrizione. La prescrizione richiede 5 anni di assenza di comunicazioni da parte di qualsiasi ente in relazione a quella multa.

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