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Multe in spiaggia, arriva la più ingiusta

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Manuel

Con l’arrivo dell’estate le spiagge si preparano a popolarsi, ma bisogna stare attenti a questa particolare multa: per molti è ingiusta.

L’estate è ormai alle porte e con l’arrivo del caldo e delle belle giornate tutti si preparano, tra ferie e varie giornate libere, a godersi dei momenti di relax in montagna oppure al mare, due location sempre molto gettonate quando si parla di estate.

Quest’azione fatta in spiaggia può portare una multa piuttosto salata: ecco di cosa si tratta, fate molta attenzione – ecodibasilicata.it

Chi decide di andare al mare dovrà fare probabilmente i conti con la gran folla che potrebbe esserci, specialmente nelle spiagge più note delle località più famose per le vacanze estive; oltre a questo, però, si deve stare attenti anche ai propri comportamenti, perché potrebbero essere causa di una multa.

Ad esempio, infatti, sebbene in tanti potrebbero considerarla come ingiusta, c’è un’azione vietata dalla legge che in molti sottovalutano, ma che porta comunque ad una multa piuttosto importante: ecco di cosa si tratta, non dimenticatelo e state attenti anche ai vostri bambini.

Questa azione in spiaggia porta direttamente alla multa: fateci molta attenzione

Potrebbe sembrarci forse assurdo, eppure c’è un’azione tipica da spiaggia che è vietata dalla legge: si tratta della raccolta di sassi, conchiglie o sabbia dalla spiaggia, portate magari a casa per ricordo. Sembrano azioni innocue, spesso effettuate anche dai bambini, eppure sono vietate in molti paesi del mondo, tra cui anche l’Italia.

Vietato raccogliere sassi, conchiglie, sabbia e altri elementi dell’ecosistema – ecodibasilicata.it

Conta ben poco perché si è compiuta l’azione o cosa effettivamente si è raccolto: le multe possono essere molto salate ed aumentano tanto più la zona in questione viene tutelata. Per proteggere l’ecosistema marino, in Italia il Codice della navigazione (nell’articolo 1162) vieta espressamente di estrarre sabbia, ghiaia, alghe, o qualsiasi altro materiale appartenente al demanio marittimo ( lidi, spiagge, porti, rade, lagune, foci di fiumi che sboccano nel mare, bacini d’acqua salmastra).

Il divieto si estende poi anche alle zone portuali della navigazione interna, come ad esempio canali, fiumi e laghi. Come ricorda il sito money.it, è sempre bene verificare quali sono le normative locali, perché ogni Regione, Provincia e Comune può decidere anche di inasprire quanto espresso nel Codice della navigazione. Ad esempio, le multe più care vengono fatte in una località molto turistica e rinomata come la Sardegna, dove si va da un minimo di 500 euro a un massimo di 3000mila euro.

Manuel

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