Metalli pesanti ritrovati in un alimento tanto amato: indagine coinvolge diverse tipologie

La presenza dei metalli pesanti oltre il limite, può essere un problema veramente importante per l’alimentazione di ogni giorno.

Comprare marche famose purtroppo non mette al riparo da condizioni di questo tipo, per questo è importante leggere sempre le etichette per capire qual è il contenuto del prodotto, individuando mediante i codici anche quelli che sono gli elementi che chiaramente non si vuole far passare in maniera chiara per l’utente finale.

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Alimento a rischio per metalli pesanti (ecodibasilicata.it)

Quando si acquistano prodotti confezionati c’è sempre questa eventualità, nonostante la normativa lo consenta, è onere di chi acquista capire e valutare. Al netto delle pubblicità quindi è importante conoscere bene il prodotto finale e sapere cosa andare a individuare.

Metalli pesanti in un alimento ampiamente diffuso: l’allarme

Negli ultimi tempi alcune ricerche hanno coinvolto con particolare attenzione la cioccolata, prodotto largamente utilizzato dagli adulti ma anche dai bambini. Secondo la rivista Consumer Report infatti i prodotti a base di cacao, impiegati per preparare cioccolata in forma di tavoletta ma anche gocce, cacao in polvere e qualunque altro prodotto affine, sono pieni di metalli pesanti.

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Come individuare gli alimenti a rischio (ecodibasilicata.it)

Non solo quelle tipologie molto grasse che in generale non sono consigliabili per la salute ma anche quel tipo di cioccolato, come quello fondente, che viene utilizzato perché ritenuto di qualità. Sono state prese in analisi 28 tavolette di cioccolato fondente considerando le principali marche commerciali, nell82% dei casi i livelli di piombo o cadmio erano superiori ai limiti consentiti.

Ovviamente i valori di riferimento sono quelli americani, dove l’indagine è stata portata a termine, tuttavia questo problema è spesso emerso anche nelle ricerche italiane quindi non è del tutto nuovo. Tra le aziende coinvolte con un esito negativo vi sono: Perugina Cioccolato Fondente nero 85% e Perugina Cioccolato Fondente nero al 70%.

Rispettivamente queste avevano una percentuale di piombo del 539% e del 314%. Il problema maggiore è che il cioccolato fondente contiene livelli elevati in molti casi, ovviamente più è alta la percentuale di cacao e maggiore sono i livelli di cadmio, piombo e metalli vari.

Questo non vuol dire rinunciare al cioccolato ma fare molta attenzione al prodotto scelto. In commercio, anche al supermercato, si trovano barrette o prodotti di tipo biologico, sicuramente da prediligere. Certo, hanno costi che sono talvolta il triplo di quelle tradizionali, ma ridurre il consumo in favore di una qualità maggiore è sicuramente una buona idea.

Le piante di cacao tendono ad assorbire i metalli dal suolo, quindi sicuramente le fave sono pregne di queste sostanze che vengono poi riversate nella lavorazione. È proprio la pianta del cacao ad essere un accumulatore in questo senso, quindi è difficile prescindere da questo problema. Tuttavia, come per altro, molto dipende anche da dove viene coltivato il prodotto stesso.